Terremoto: giugno di relativa tregua, continua lo sciame in Sicilia (Messina)

Sequenza sismica anche in Emilia e Toscana

Nel mese di giugno la rete sismica dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha registrato nel complesso 217 eventi tellurici in un raggio di 50km dalla citta’ dell’Aquila, con un valore massimo rilevato il giorno 14 giugno, di magnitudo 2.7. Un decremento di eventi in confronto ai mesi precedenti, ed in questo link del sito 6aprile.it è possibile visualizzare le mappe mensili elaborate dai dati disponibili nel database Iside.

Al di fuori della regione, è in Sicilia che si registra nell’ultimo periodo uno sciame sismico di un certo rilievo. L’evento maggiore, di magnitudo Mw 4.53, alle 00:02 italiane del 24 giugno, cui è seguita anche una nota di analisi da parte dell’Ingv.

Il terremoto è stato localizzato lungo la Costa Siciliana settentrionale, in provincia di Messina, tra i comuni di Tortorici, Sant’Agata di Militello, Capo D’Orlando, a una profondita’ di 7.4 km.

Non elevato il numero di eventi registrati a giugno in Sicilia, sono 219 nella mappa creata analogamente a quella per l’aquilano, ma ben 63 sono gli eventi di magnitudo almeno pari alla 2.0, e per la maggior parte concentrati negli ultimi 10 giorni del mese.

LO SCIAME IN EMILIA E TOSCANA (Montefeltro e Casentino)

Nel mese di giugno la rete Ingv ha registrato oltre 500 eventi, in un raggio di soli 20 km dalle coordinate di Latitudine 43.9 e Longitudine 12.0 prese come riferimento per questa analisi, e che riguardano i distretti sismici “Montefeltro” e “Casentino”. Contrariamente allo sciame in Sicilia, qui gli eventi sono concentrati, ben 400, nei primi dieci giorni di giugno.

Gli eventi di magnitudo pari almeno alla 2.0 sono stati 53, di cui cinque superiore alla 3.0.

Le scosse più forti il 4 giugno, ore 18:12:00 locali di magnitudo Ml 3.4 (Casentino) e due di Magnitudo Ml 3.3, il 4 giugno alle 20:06:50 e il 5 giugno alle 00:18:37 (Montefeltro).

Si precisa che dati, immagini e commento sono forniti solo a titolo “informativo” sull’evoluzione in atto. I terremoti non sono oggi prevedibili, come stima della magnitudo, dell’epicentro e data/orario. Ma a volte ci inviano dei “segnali”, e spesso ci fanno sentire la loro presenza costante, da non sottovalutare. La prevenzione e una corretta informazione sono importanti per la popolazione e la gestione efficace di una possibile emergenza.

di Patrizio Trapasso