Password (di Patrizia Tocci)

GHIACCIO
E’ stato come camminare su una superficie di ghiaccio, con il passo malsicuro; che fatica stiamo facendo tutti per camminare su quella superficie ghiacciata, liscia, pronta ad incrinarsi per un nonnulla. Mi sono sentita molto sola su quella superficie ghiacciata. Mi sembrava che tutti fossimo impegnati ad attraversare quel lago – ad alcuni sara’ sembrato un mare. Qualcuno scivola. Qualcuno comincia ad approdare, su una riva o sull’altra … senza mai dimenticare lo sforzo che c’e’ voluto per arrivare sulla terra ferma. Qualche volta l’acqua o la terra trema ancora.

ZONA ROSSA
Terminologia militare con la quale si indica un limite invalicabile, pericoloso, una zona alla quale non si può accedere. La zona rossa dell’Aquila coincide più o meno con il centro storico della citta’ ed e’ presidiata dai militari. E’ vero, siamo in guerra contro un nemico che ci ha cacciato di notte dalle nostre case, in venti secondi e quando si e’ ritirato ha lasciato devastazione, lutti e macerie. Come ex residenti del centro storico possiamo recarci nella zona rossa – dove abitavamo – solo se accompagnati dai Vigili del fuoco, per provvedere al “recupero dei beni”. È transennata e presidiata dai militari, la zona rossa: un sistema di cerchi concentrici con al centro la mia casa, il mio cuore. Come al tirassegno, i colpi arrivano sempre in quel punto. Fanno male.

SCIACALLI
Soffriamo tutti nel vedere quelle erbacce crescere dovunque, quella immondizia accatastata da mesi nei vicoli, sentire quegli odori maleodoranti che sembrano zaffate di morte. Anche questa e’ una forma di sciacallaggio. Anche questo distruggere ciò che non e’ ancora distrutto. Anche questa lenta inesorabile attesa che si sposta sempre di più. Anche queste dilazioni temporali, questi rimandi sono una forma di sciacallaggio. Rubare la nostra speranza, piegare la nostra fiducia.