Dopo il terremoto, a L’Aquila sono stati commessi tanti atti ignobili a danno della città. Eppure si processa chi, con una carriola, ha voluto rimuovere le macerie dal centro storico. Comunque vada, questo processo resterà tra i più surreali della storia. Ecco il comunicato del Comitato 3e32:
Il prossimo venerdì 27 Settembre si celebrerà la seconda udienza dell’assurdo processo alle carriole che vorrebbe colpire chi, il 28 marzo del 2010, tentò di entrare – armato di carriola, pala e “callarella” (secchio) – in un centro storico disastrato. Cosa voleva fare? Togliere le macerie che ingombravano ancora tutte le Piazze da quasi un anno, un buon motivo per rischiare l’arresto.
Chiediamo allora a tutte e tutti di essere presenti venerdì mattina dalle 9:30 (per almeno un’ora), presso il tribunale di Bazzano (L’Aquila) muniti di carriola, per mostrare attivamente complicità con i processati.
Da febbraio del 2010, ogni domenica per almeno due mesi, una città intera (con la solidarietà da tutto Abruzzo e l’intero Paese) fu capace di rivoltarsi fieramente contro i falsi miracoli sbandierati dal governo sulla pelle dei terremotati e l’inefficace inconsistenza dei governanti locali.
Ora otto persone rischiano l’arresto. Siamo tutti coinvolti e per questo saremo tutti e tutte fuori il tribunale con le nostre carriole simbolo di libertà, giustizia, ricostruzione e riappropriazione.