L’AQUILA, LETTERA A TOSCANI: “HAI GIOCATO, HAI PRESO UNA MANO E SEI ANDATO VIA”

Riportiamo la lettera aperta del fotografo aquilano Luigi Baglione a Oliviero Toscani, in seguito alle polemiche per le frasi dei giorni scorsi.

baglione_toscaniCaro Toscani, anche io ero lì con te, come te non perché sono stato chiamato: e mi sono seduto attorno un tavolo. Ma non l’ho abbandonato, Ho seguitato a “giocare” come faccio da anni.

Non so se ho fatto bene o male, ma è così che mi sono sentito di fare per la mia città, L’Aquila. Andarmene sarebbe stato come lasciare L’Aquila. Ho cercato nel mio piccolo di far capire e farti capire del perché sono ancora qui, perché il mio cuore è in questa città. So che molto probabilmente non ci sono riuscito forse, come sempre accade, mi sarebbe piaciuto avere un compagno di gioco. Mi sono trovato contro una “bestia” del gioco d’azzardo, uno che esce sempre vincente. In alcuni momenti si giocava “pulito” in altri si “barava”, avevo davanti a me un professionista dal quale volevo rubare i segreti, un vero professionista che sa come giocare la sua partita.

Tra le sue “carte” ci sono molte verità ed in quel tavolo mi sono trovato contro molte cose che erano sfavorevoli alla mia città, ma non il mio cuore su quello non ho mai dubitato e a nessuno permetto di farlo, anche rischiando di perdere la “mia partita”.

Mio padre mi ripeteva sempre che ‘non puoi vincere se non ti confronti e non giochi, non si vince se non entri nel gioco’. Il primo giorno ho giocato come voleva il mio avversario, e ti sono piaciuto e tu a me.

Il secondo giorno il cuore ha preso il sopravvento e le carte che ho messo sul tavolo mi hanno portato critiche, giuste per carità, la tua tecnica nel gioco è sopraffina ed ho rubato qualche tuo consiglio. Ho imparato. Non giudico chi gioca, per di più gioca ad alti livelli. Ho giocato la mia partita l’ho giocata con le carte del cuore, dove le figure erano Collemaggio, il Duomo, le case distrutte, L’Aquila.

Non mi sento sconfitto, perché la mia rivincita sarà quella di rivedere la mia Città ricostruita lì come era, e spero meglio.

Non mi sento offeso per aver giocato contro un Professionista che ha detto anche cose giuste ma nel suo modo di “giocare”. Certe volte giocare fa paura, perché sai che potresti perdere, sai che le carte del tuo avversario possono esser migliori, sai che la verità potrebbe esser altra, ma devi giocare se vuoi ottenere qualcosa. Ho “giocato” ero lì.

Tu hai giocato, hai preso una mano e sei andato via.

Luigi Baglione.