Collateral: danni collaterali

(una testimonianza di Fulvio Vincenzo Giuliani)

Lo scrivo adesso per togliere argomenti a chi avra’ qualcosa da ridire dopo.

Comunque vada sara’ un successo e, comunque vada, ci saranno critiche . Alcune avranno senso e costrutto altre sono gia’ scritte. Sono e saranno buone per tutte le stagioni.

Molti di quelli più attivi nell’organizzare il dissenso e nel dare forma alle legittime rivendicazioni dell’intera citta’ avevano, prima di questi 18 mesi, una vita completamente diversa.

Una vita fatta esclusivamente di privato e di aspetti socialmente controllati o irrilevanti.

Per qualcuno di loro gia’ aleggia, da tempo, un sospetto di protagonismo. Un voler cavalcare l’opportunita’ offerta da un diffuso malessere.

Come Sciascia arrivera’ per alcuni l’accusa idiota di “professionisti del terremoto”.

Bene, giochiamocela adesso.

Quando tutto e’ ancora in piedi e la gloria o l’umiliazione sono ancora da distribuire.

Nessuno, scientemente, si sarebbe voluto trovare nelle condizioni in cui siamo oggi. Ognuno, potendo scegliere, tornerebbe allegramente ai passeggi e alle amenita’ di un tempo.

Fatte salve alcune categorie professionali, per i più, e’ dannatamente complicato mettere insieme la stessa quantita’ di soldi di prima. E la rabbia e la determinazione di alcuni sono soltanto uno degli aspetti dei danni subiti.

Lo sconforto, la paura, le tensioni in casa e fuori, i nuovi ritmi e i nuovi tempi – infiniti – per il lavoro lo studio e le attivita’ di sospirato svago sono conseguenze che non trovano sfogo se non con l’impegno verso qualcosa di più grande e che riguarda tutti.

Di  questo si tratta. Di danni collaterali.

Ognuno di noi merita la stessa classificazione delle nostre case.

Chi e’ A e si e’  gia’ ripreso, chi B oppure C e ha bisogno di interventi strutturali e di consolidamento generale più o meno importanti, chi e’  classificato F e’  perché, pur stando bene ,  ha tutti intorno che sono fuori di testa.

Chi non sa ancora se vale la pena restaurarsi o darsi una chiodata!

Allora per chi si sta gia’ preoccupando su come stigmatizzare alcuni di quelli che più si sono dati da fare per questa giornata del 20 consiglio di saltare un giro.

Un po’ di rispetto e di silenzio saranno graditi ed eviteranno reazioni, forse scomposte, vista la quantita’ di energia spesa.

In quanto collaterali questi danni non possono essere previsti ne’ evitati.

(Fulvio Vincenzo Giuliani)