riportiamo la lettera di un nostro lettore
Salve! Sono di Tornimparte ma vivo ormai da un paio di anni a Roma per lavoro. Quella notte di aprile sono stato svegliato dal terremoto ma non ero fortunatamente a casa dei miei (quindi, secondo molti rientro nella categoria di coloro “che non si possono permettere neanche un commento riguardo al 6 aprile”).
Lunedì sera ero alla fiaccolata e devo ammettere che sono rimasto colpito dal groviglio di emozioni provate. Emozionante e’ stato il silenzio fiero e dignitoso con cui tutti hanno partecipato, uniti forse per la prima volta dopo tanti anni (o meglio, per quello che posso ricordare), insieme. La commozione era tanta esattamente come il senso di appartenenza alla citta’ di un’intera comunita’ che sogna di tornarci. E che sa che non basta la speranza per farlo.
Grazie mille.
Andrea.