La testimonianza di un lettore
Gentile redazione 6aprile2009, vorrei porre alla vs. attenzione e a quella di tutti quello che e’ capitato a me e la mia compagna in fase di assegnazione del progetto C.A.S.E.
Venerdì 11/12/09 mi sono recato c/o la G.di F. di L’Aquila per la verifica dei documenti richiesti x l’assegnazione. La mia casa e’ classificata E e si trova in zona rossa. Tutto ok, però mi e’ stato detto di avere pazienza perché per avere l’assegnazione, ci sarebbe voluto un po’ di tempo, visto la mancanza di alloggi e l’alto numero di famiglie richiedenti.
Mi sono messo l’anima in pace e siamo ritornati sulla costa, dove ci troviamo dal 6 aprile. Dopo 5 giorni rivengo contattato e mi dicono di recarmi a L’Aquila per la firma del contratto di assegnazione. In quel momento non sapevo se essere contento o no. Mi sono chiesto “ma 5 giorni fa le case non c’erano, come mai ora me ne e’ assegnata una? Il “bel regalo di Natale” l’ho avuto al momento della firma.
Ci e’ stato assegnato uno “stupendo monolocale” anzi “monoloculo” di ben 25mq, si avete capito bene 25 mq dove vivere per i prossimi 10 anni nell’attesa che sia ricostruito il centro storico. Una stanza di 25mq con : – divano letto – cucina – armadio nella cucina – bagno.
Vi assicuro che gia’ questo Natale come potete immaginare era tristissimo, ma in questa situazione mi sento veramente deluso, avvilito, sfiduciato…
Questa e’ la situazione mia e di altre coppie e famiglie e non quello che fanno vedere in tv o sui giornali dove dicono che la consegna delle case va avanti a che a Natale la maggior parte delle persone avra’ un tetto sulla testa. Vorrei porre alla vs. attenzione che nel Decreto Ministeriale Sanita’ del 5 luglio 1975 l’ART.3 recita: “l’alloggio monostanza, per una persona,deve avere una superficie minima, comprensiva dei servizi, non inferiore a mq 28, e non inferiore a mq 38, se per due persone.”
Lettera firmata