Testimonianza: richiesta al prefetto di chiarimenti sull’assegnazione delle C.A.S.E.

riportiamo la testimonianza di un nostro lettore

Al Sig. Prefetto della citta’ dell’Aquila

Oggetto: Esposto in merito alla revoca dell’assegnazione di un abitazione gia’ assegnata dal progetto C.A.S.E.

Premesso che: io sottoscritto Tancredi Vicentini nato a Roma il 14-04-1975, residente in L’Aquila Via Nicolò Persichetti 7, dichiaro che il sisma del 6-4-2009 ha distrutto la propria abitazione ed ucciso mia madre Monti Vicentini Erminda, la quale e’ stata rinvenuta sotto le macerie della stessa abitazione in data 8-4-2009, e che il giorno 6-4-2009 sono stato allontanato dalla mia abitazione mentre ancora cercavo tra le macerie il corpo di mia madre, immediatamente ho trovato rifugio temporaneo in un caravan nei pressi di Capestrano (AQ) dove pensavo di rimanere per breve tempo.

Nei giorni successivi mentre ancora facevo su e giù con l’Aquila prima per cercare di ritrovare il corpo di mia madre e per poi successivamente darle sepoltura mi recavo presso gli uffici provvisori del Comune dell’Aquila per comunicare il mio stato in vita e per comunicare la mia provvisoria autonoma sistemazione nel suddetto caravan.

Successivamente, al momento della presentazione del modulo per il fabbisogno abitativo richiesi insieme a mia sorella Vicentini Angelica, che nel frattempo era sfollata anche lei sulla costa, come prima scelta una abitazione del Progetto C.A.S.E. indicando in detto modulo sia il lutto avuto in famiglia di nostra madre, unico nostro genitore ancora in vita in quanto nostro padre era gia’ deceduto precedentemente al sisma, oltre ai nostri fabbisogni lavorativi in quanto entrambi impiegati in L’Aquila ed in più che mia sorella Angelica e’ regolarmente iscritta all’Universita’ dell’Aquila.

In seguito, dagli esiti dei moduli risultammo assegnatari di un’abitazione nella Lista 1 pubblicata dal Comune dell’Aquila ed assegnatari di un’abitazione in via di realizzazione in Tempera, nell’attesa il sottoscritto e’ rimasto nella provvisoria sistemazione in un Caravan a Capestrano ed in cassa integrazione, mentre mia sorella era riuscita a mantenere una forma lavorativa in Pescara dove il suo titolare ha un filiale dell’attivita’ di erboristeria, ma incotrando numerose difficolta’ per continuare a frequentare l’Universita’ dell’Aquila.

Comunque fiduciosi abbiamo affrontato le difficolta’ di una vita quotidiana così precaria e le difficolta’ psicologiche dovute ad una perdita così grave e cosi orribile, pensando che comunque prima o poi la casa assegnataci a Tempera ci sarebbe stata consegnata.

Negli ultimi giorni ed esattamente i giorni 7-12 2009 e 12-12-2009 siamo stati contattati dagli uffici della Protezione Civile per la verifica dei requisiti, presso la caserma della Guardia di Finanza di Coppito, dove abbiamo presentato tutti i documenti necessari per provare la nostra situazione, di lavoratori dipendenti in L’Aquila e di studente di mia sorella oltre alla situazione di essere rimasti orfani di nostra madre a causa del sisma.

A seguito di tali colloqui ci e’ stato comunicato dagli addetti che i requisiti erano sufficienti per l’assegnazione della casa, ma che non eravamo più assegnatari dell’alloggio gia’ assegnatoci in precedenza a Tempera e che eravamo stati spostati in una provvisoria Lista 3, e che comunque avremmo dovuto firmare il consenso pena il rischio di perdere tutti i benefici fino ad ora acquisiti.

Dunque a seguito di questa premessa il sottoscritto chiede chiarimenti rispetto ai metodi seguiti da questi uffici e di essere reintegrato alla originaria assegnazione di Tempera, considerato che avendo perso la propria prima abitazione di proprieta’, avendo avuto un lutto gravissimo, che avendo conseguito enormi sofferenze causate da questa situazione, oltre al dispendio di denaro, come pure e’ probabile che le case siano state gia’ assegnate a nuclei familiari che possiedono altre abitazioni agibili anche all’interno della provincia dell’Aquila e che potrebbero non aver avuto nessun lutto a causa de sisma.

Il sottoscritto Vicentini Tancredi chiede a codeste autorita’ preposte, di verificare se tale procedura e’ stata espletata nel rispetto delle leggi comunitarie e nazionali e se nel caso di procedere nei modi più opportuni.

L’Aquila 13-12-2009

IN FEDE

VICENTINI TANCREDI
VIA NICOLO’ PERSICHETTI 7 – L’AQUILA
TEL. 3472935291