Tendopoli: NO all’accorpamento

L’Associazione cittadini per i cittadini, il cui scopo e’ tutelare i cittadini delle zone incluse nel cratere sismico del 2009, perché si ottenga il pieno riconoscimento dei loro diritti, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale delle popolazioni colpite) ribadisce il proprio dissenso per una scelta di accorpamento delle tendopoli come risposta alle richieste avanzate dai residenti per non essere allontanati dal proprio territorio, dopo aver passato sette mesi in attesa della sistemazione promessa. Un disappunto gia’ affermato con determinazione nell’incontro con il Prefetto e la Protezione civile.


Non riteniamo giusto né rispettoso della dignita’ personale chiedere alle persone un nuovo accorpamento delle famiglie nelle tende per riunire tutti nei due soli campi Globo e Acquasanta, invece di dare loro soluzioni dignitose che li sollevino dai disagi subiti fino ad ora.
Altrettanto ritiene doveroso intervenire per segnalare l’inaccettabile situazione che si sta creando in questi giorni a Picenze, a seguito della decisione di dislocare i nuclei familiari per la chiusura della tendopoli in cui sono stati accolti ed assistiti per sei mesi, senza considerare le loro condizioni di salute e soprattutto senza essersi attivati con tempestivita’ per dare loro soluzioni dignitose che li sollevino dai disagi subiti fino ad ora. Tutto ciò e’ stato deciso nonostante la casa Editrice De Agostini si sia adoperata per offrire solidarieta’ agli sfollati con la donazione di dieci casette di legno, funzionali e complete di ogni servizio. L’Associazione ritiene pretestuose le motivazioni addotte per giustificare la decisione presa, soprattutto considerando come nella stessa zona sono state posizionate piastre per la realizzazione di altre case ad opera della protezione Civile e che attualmente sono in lavorazione e non sono state completate le opere di urbanizzazione neppure per le case gia’ pronte.

Chiediamo al Sindaco di Barisciano e alla protezione civile che si mettano in atto al più presto azioni volte a consegnare le chiavi alle persone che possono rientrare piuttosto che adoperarsi per trovare per loro altri alloggi dentro o fuori del territorio.

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