L’Aquila, 12 maggio 2010 – ”Nell’ultima ordinanza firmata dal Presidente del Consiglio, stanotte, non compaiono i criteri per la ricostruzione delle case E. Questo significa che la presentazione dei progetti e’ bloccata, mancando le linee guida, ed i cantieri non partono”. La denuncia e’ giunta dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che stamane, in una conferenza congiunta con il parlamentare PD, Gianni Lolli, e con l’ex presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, ha provato a fare il punto sulla complessita’ della ricostruzione materiale, economica e sociale della citta’. ”Non ci sono soldi” ha tuonato il Sindaco. ”Solo per l’emergenza – ha spiegato – mancano 250 milioni.
Ma per Cialente, i problemi sono anche di natura politica: ”Non si e’ voluta accettare l’idea di una legge per la ricostruzione con l’assicurazione che, attraverso le ordinanze, tutti i temi sarebbero stati affrontati. Ma cosi’ non e”’. Il Primo cittadino, e vice Commissario, ha rilanciato la proposta (”unica possibile”) della tassa di scopo. ”Senza un flusso costante di denaro – ha motivato – non siamo in grado di affrontare ne’ l’emergenza ne’ tantomeno la ricostruzione. O si fanno scelte precise o non ce la faremo’‘. Cialente ha anche confermato la difficolta’ delle ditte impegnate nei cantieri a mandare avanti il lavoro, avendo anticipato le spese e non essendo state ancora rimborsate. ”Questa situazione – ha concluso – sta purtroppo ulteriormente indebolendo l’economia aquilana”.