Continua lo sciame sismico nella Zona “Ascoli Piceno”. Dopo la scossa di questa mattina, magnitudo 3.0, avvertita poco prima delle ore 9 nel Fermano, la terra ha tremato di nuovo, alle ore 12.16, magnitudo 3.2.
Il terremoto e’ stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto Zona di Ascoli Piceno, anche se il Comune piu’ vicino (3 km dall’epicentro) e’ Sant’Angelo in Pontano nell’alto maceratese. Negli ultimi giorni la zona di Ascoli Piceno e’ stata interessata il 2 febbraio da una scossa di magnitudo 3.5, e due scosse di magnitudo 2.6 il giorno 1 e 2 febbraio).
Il primo movimento tellurico di oggi si e’ generato a 24 chilometri di profondita’, mentre il secondo a 22Km. La scossa e’ stata avvertita da Ascoli a Macerata. Non sono stati registrati per ora danni a persone o cose.
Dal 1 gennaio il database Iside dell’INGV ha registrato 230 scosse (raggio considerato di 50 km). Un paio di mappe relative allo sciame:
Mappa dal database Iside
Analoga mappa rappresentata su Google Earth
Si riporta anche la descrizione fornita dall’INGV relativo all’evento di magnitudo 4.0 del 12 gennaio.
12 gennaio 2010
Eventi sismici zona di Ascoli Piceno
Localizzazione epicentrale dell’evento principale Ml 4.0
Il giorno 12 Gennaio 2010, alle ore 08:25 UTC, L’INGV ha localizzato l’epicentro di un evento di magnitudo Ml 4.0 nella zona tra Macerata e Ascoli Piceno. Le localita’ più vicine all’epicentro sono Colmurano e Gualdo entrambe in provincia di Macerata. La profondita’ epicentrale e’ di 25 km. Le coordinate dell’evento sono 43.123N, 13.413E. Questo terremoto segue alcuni eventi che si sono verificati a partire dal 7 Gennaio con magnitudo tra Ml 2.5 e 3.0 e magnitudo massima Ml 3.9 registrata il 10 Gennaio 2010. La sismicita’ avviene a profondita’ tra i 15 ed i 25 km. Il terremoto di oggi e’ seguito da una sequenza di aftershocks e fino a questo momento (10:50 Italiane) sono state registrati 17 aftershock con magnitudo massima di 2.6.
La regione interessata dall’evento e’ caratterizzata da una sismicita’ storica relativamente importante, con eventi che non hanno superato magnitudo M 6. Il piu’ importante evento storico dell’area e’ quello del 1873, localizzato a circa 10-15 km verso Ovest rispetto all’epicentro odierno.
La sismicita’ strumentale registrata negli ultimi anni (2003-2008) mostra l’attivazione di alcune sequenze sismiche simili a quella che si sta registrando in questi giorni.
La zona e’ considerata a media pericolosita’ sismica, ed e’ stata classificata nella zona 2 della classificazione sismica del territorio nazionale.
Il Direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’INGV
Giulio Selvaggi