Riportiamo il comunicato di Confcommercio.
Il calvario dei commercianti aquilani sia a posto fisso che su aree pubbliche è iniziato il 6 aprile 2009 e, purtroppo, è ancora lunga la strada della sofferenza e delle difficoltà che permangono e spesso si aggravano.
La città, alla luce del sisma e della mutata residenzialità degli aquilani, è cambiata profondamente e si è trasformata in una “città estesa” racchiusa in un perimetro più ampio del Grande Raccordo Anulare di Roma (GRA). Occorre quindi lavorare per elaborare un nuovo piano commerciale capace di leggere la mutata realtà urbana e sub-urbana e per far questo è importante una fattiva concertazione operosa e laboriosa tra gli amministratori , i tecnici e le associazioni di categoria.
Per fare tutto ciò occorrono tempo, professionalità e visione strategica. Proprio per questo, nel frattempo, bisogna far ricorso al buon senso e nel quadro delle leggi vigenti delle normative e dei regolamenti comunali, varare provvedimenti temporanei che non penalizzino piccole imprese locali che, come tutti gli aquilani, hanno la sola colpa di essere vittime di un terremoto tremendo. Su questo piano di regole e di buon senso , utili sempre e comunque, siamo pronti e disponibili a collaborare con l’Amministrazione Comunale, come abbiamo fatto sinora e continueremo a fare nell’interesse del sistema delle micro e piccole imprese del commercio aquilano. Ci siamo già sentiti, anche stamane, sia con il Sindaco Cialente che con l’Assessore Fanfani e probabilmente già oggi, ci sarà un ulteriore incontro per affrontare anche le più urgenti questioni sul tappeto. |
Il Direttore e Il Presidente
Celso Cioni, Alberto Capretti