Il Consiglio regionale abruzzese all’unanimita’ ha, appena, individuato “nell’area all’interno del comune dell’Aquila” la Zona Franca Urbana e ha demandato alla struttura tecnica regionale che si sta interfacciando con il ministero dello Sviluppo Economico di ultimare con urgenza tutte le procedure per preparare la documentazione da presentare all’Unione Europea.
Sara’ dunque il territorio dell’Aquila e non del cosiddetto ”cratere” a poter beneficiare delle agevolazioni conseguenti al riconoscimento della Zona franca urbana da parte della Comunita’ Europea.
L’orientamento del Consiglio regionale e’ contenuto in un ordine del giorno approvato all’unanimita’ nella seduta straordinaria sul terremoto che si e’ svolta nel pomeriggio.
L’Assemblea regionale ha quindi sciolto il nodo su una questione che ha provocato non poche polemiche e che ha visto in questi mesi fronteggiarsi due fazioni: una favorevole all’istituzione della zona franca urbana nel comune dell’Aquila, l’altra favorevole ad allargare i confini nella zona del cratere del terremoto.
Nel documento approvato dal Consiglio si ravvisa anche “la necessita’ di provvedere a implementare le risorse economiche gia’ stanziate pari a 45 milioni di euro per il 2009, al fine di coprire gli anni successivi. Da quanto e’ emerso informalmente dai lavori del Consiglio, la procedura a livello di attivita’ della struttura tecnica regionale e del Ministero per lo sviluppo economico si potrebbe concludere nel giro di un mese; la documentazione sara’ poi inviata a Bruxelles e la Commissione Europea potrebbe varare il provvedimento in tempi brevi.
”C’e’ grande soddisfazione – ha commentato il vice presidente del Consiglio, Giorgio De Matteis, che si e’ sempre battuto per questa soluzione – per la perimetrazione dell’Aquila nella Zona franca. Questo provvedimento, insieme ad altri ugualmente importanti, come gli 83 milioni di euro di rimodulazione dei fondi Por e le risorse aggiuntive della misura 87.2B, permettera’ di riavviare un processo positivo per le attivita’ produttive dell’Aquila e del suo comprensorio”. E ancora: ”Un’accelerazione notevole anche per l’utilizzazione dei 45 milioni di euro che si renderanno disponibili a partire dal 2009”. Dopo l’indirizzo politico di oggi, spettera’ ora ai tecnici della Regione individuare le zone ”franche” e proporle al ministero per lo Sviluppo economico che, a sua volta, provvedera’ ad inoltrarle alla Comunita’ europea. De Matteis ha espresso il proprio plauso anche per l’ok ad un documento che riconosce la zona peligna come area di crisi.
”L’Esecutivo – ha aggiunto De Matteis – interverra’ in tempi brevissimi con cospicui finanziamenti che riguarderanno soprattutto l’industria e le infrastrutture”.
“E’una grande giornata per la citta’ dell’Aquila” ha aggiunto il consigliere del Pdl, Luca Ricciuti, subito dopo l’approvazione del provvedimento in Consiglio regionale d’Abruzzo che vede il comune capoluogo l’unico beneficiario della Zona franca urbana.
”Siamo riusciti a far passare all’unanimita’ – ha aggiunto – l’idea che solo L’Aquila debba rientrare nell’aiuto della Comunita’ europea. E’ stato adottato anche il principio della zonizzazione su residenti reali che al momento non sono piu’ di 55 mila. Il che significa che le agevolazioni riguarderanno un’estensione territoriale maggiore. Di certo saranno ricompresi nella Zona franca i centri storici dell’Aquila e dei Comuni vicini, i nuclei industriali, le frazioni. Davvero un risultato importante”.
Soddisfazione e’ stata espressa anche dal Presidente della Regione Gianni Chiodi che ha precisato, relativamente alla circoscrizione della zfu “Ciò non toglie che su altre zone dove esiste un indice di sofferenza economico si debba intervenire con politiche di sviluppo mirate. In questo senso esiste gia’ un accordo con il ministero delle Infrastrutture per una dotazione finanziaria di sei miliardi di euro da spendere nei prossimi 10-15 anni e con il ministero dello Sviluppo economico per un miliardo di euro per quanto riguarda le politiche di sviluppo industriale. Stiamo, quindi, lavorando per mettere in atto iniziative in grado di risollevare l’economia regionale profondamente minata dai tremendi danni causati dal sisma. E’ evidente che il momento e’ molto difficile e molto dipende dall’andamento dell’economia nazionale e internazionale”.
La zona Franca urbana, una delle previsioni contenute gia’ nel decreto sulla ricostruzione, e’ un provvedimento straordinario che dovra’ riconoscere il Parlamento Europeo dopo aver valutato la proposta fatta dal Governo congiuntamente alla Regione Abruzzo. Per ottenere il provvedimento e’ necessario modularsi in base a precisi parametri. Prospettare un’estensione a dismisura della zona da perimetrale espone la proposta a sicura bocciatura. “Senza considerare,- ha aggiunto Chiodi – che il provvedimento straordinario va adottato per la zona che ha realmente subito i danni del terremoto e non si capirebbero le ragioni se lo stesso riguardasse un territorio dove non ci sono stati effetti prodotti dal sisma”.
Anche la Presidente della Provincia Stefania Pezzopane si e’ dichiarata soddisfatta della Zona Franca Urbana anche se auspica che vengano adottati “Strumenti analoghi per la Valle Peligna e gli altri comuni del cratere”. “Individuata la zona franca “rossa”-ha precisato la Pezzopane – ora si dovra’ contrassegnare quella “arancione” negoziandola con l’Unione Europea. Esistono incentivi e zonizzazioni di altro tipo che possono essere applicati al caso, senza generare una guerra tra poveri.”
Secondo Carlo Costantini, capogruppo dell’Italia dei valori in Consiglio regionale ‘approvazione del provvedimento per la Zona franca urbana solo per la citta’ capoluogo é “Un passo avanti fondamentale verso l’attuazione del decreto Abruzzo”.
”Un passo avanti – ha spiegato Costantini – perche’ senza il parere della Regione Abruzzo il Governo era impossibilitato a procedere nei confronti della Comunita’ europea. Del resto, e’ la prima volta che il Consiglio adotta un provvedimento veramente significativo per le popolazioni terremotate. Singolare e’ che questa soluzione sia stata proposta dal partito antagonista a quello del presidente Chiodi”.
Anche il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente esprime soddisfazione per l’individuazione, nell’area interna al Comune dell’Aquila, di una zona franca urbana da parte del Consiglio regionale abruzzese.
“Ringrazio il Consiglio regionale – ha dichiarato il primo cittadino – per l’orientamento contenuto dall’ordine del giorno approvato all’unanimita’ nella seduta straordinaria, dedicata al sisma, che si e’ tenuta nel pomeriggio. Si tratta di un provvedimento importante – ha proseguito il sindaco Cialente – per il nuovo impianto di aziende con meno di 50 dipendenti e per gli aiuti che possono arrivare in favore di attivita’ produttive gia’ esistenti, attraverso fondi che possono raggiungere i 500mila euro.
Siamo in presenza di un segnale importante che restituisce fiducia ai cittadini e alle imprese. Ora bisogna però lavorare per individuare misure adeguate anche in favore di tutti gli altri Comuni del cratere, misure per le quali il Governo sta gia’ programmando finanziamenti.
Soddisfazione per l’individuazione della zona franca urbana e’ stata espressa anche dal consigliere comunale Giampaolo Arduini, delegato dal sindaco alle Politiche per lo sviluppo dell’aeroporto dei Parchi di Preturo.
“Questo risultato – ha commentato il consigliere – oltre a costituire un importante punto di partenza per la ricostruzione del tessuto economico, rappresenta un volano per lo sviluppo dell’area aeroportuale di Preturo, per cui, proprio, ieri, il Consiglio comunale ha votato all’unanimita’ la delibera di indirizzo per la futura vocazione commerciale dello scalo”.
Soddisfazione e’ stata espressa anche dall’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di L’Aquila.
“Grazie a questo intervento -sottolinea il Presidente Ettore Perrotti-il territorio dell’Aquila potra’ beneficiare delle agevolazioni conseguenti al riconoscimento della Zona franca urbana da parte della Comunita’ Europea insieme a una serie di ulteriori agevolazioni.
Auspico ora una pronta predisposizione dei bandi Por a seguito della loro rimodulazione e una pronta messa a disposizione delle risorse aggiuntive della misura 87.2.B per le zone colpite da calamita’ naturali; ciò potra’ accelerare la finora lenta ripresa di tutte le attivita’ produttive ancora al palo dopo il tremendo evento dello scorso 6 aprile, e l’insediamento di nuove insediamenti produttivi nel nostro territorio, ora bisogna però lavorare per individuare misure adeguate anche in favore di tutti gli altri Comuni del cratere, misure per le quali il Governo sta gia’ programmando finanziamenti.”