L’AQUILA, IL COMUNE SVENDE I PUNTELLAMENTI DEL TERREMOTO

di Angela Baglioni – Il Centro – Il Comune vende i puntellamenti già rimossi dai palazzi in ricostruzione, ed è in cerca del miglior offerente. L’asta pubblica per «l’alienazione del materiale edile proveniente dalle opere di messa in sicurezza degli edifici danneggiati a seguito del sisma del 6 aprile 2009», si terrà il 3 febbraio 2017, a mezzogiorno, nella sede dell’ufficio Ambiente e patrimonio, in via XXV Aprile. La base di partenza è di 390mila euro, e saranno accettate solo offerte superiori o comunque non inferiori, come si legge nel bando.

200 MILIONI. Quello dei puntellamenti, che nel solo capoluogo di regione sono costati oltre 200 milioni di euro, è uno dei capitoli più problematici della storia post-sisma, con tanto di inchieste, arresti eccellenti, denunce. Il dirigente del settore, in ossequio alla delibera 283 dello scorso luglio con la quale la giunta comunale ha dato il via libera alla vendita, ha stabilito i criteri entro i quali si dovrà svolgere l’operazione. Il sistema, innanzitutto, sarà quello delle offerte segrete, che dovranno pervenire entro mezzogiorno del giorno precedente l’asta. «Il lotto di materiale», si legge nel bando, «viene venduto a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, e dovrà essere accettato con la clausola visto e piaciuto». Nell’operazione rientrano ferro, travi, tubi, ponteggi, puntelli telescopici, legno, ceduti a prezzi di gran lunga inferiori rispetto al costo originario. C’è da considerare, però, che molti dei materiali, a quasi otto anni dal sisma, non sono più in buone condizioni. Il Comune garantisce la piena proprietà dei beni, ma si ritiene «esonerato dal fornire la relativa documentazione». Costi di movimentazione, trasporto e recupero, oltre eventuali oneri e imposte, saranno tutti a carico dell’acquirente, che dovrà anche ripulire l’area di stoccaggio».

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