Tra la fine dell’anno e l’inizio del 2016 l’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc) arriverà ad impegnare la quasi totalità dei 126 milioni dei fondi stanziati per la ricostruzione pubblica dalla Cipe 135 del 2012, grazie alle progettualità espresse dai comuni, rispetto allo stato di avanzamento di tali impegni al 30 settembre 2015, pari al 62 per cento.
La previsione emerge in concomitanza con l’aggiornamento del sito web dell’Usrc che indica lo stato dell’arte complessivo della ricostruzione Pubblica nei Comuni del Cratere: in particolare – fa sapere lo stesso Usrc in una nota – è stato creato un utile link Visual che fa da guida attraverso comode schede e fotografie, sui cantieri della Ricostruzione Pubblica.
Digitando il link della ricostruzione pubblica e selezionando la cartella di una delle 8 aree omogenee è infatti possibile “navigare”, comune per comune, per verificare la situazione di ogni singolo intervento ad oggi monitorato, declinato nei vari stadi di programmazione, progettazione, esecuzione e concluso. I diversi colori attribuiti a queste quattro fasi daranno una immagine immediata dello stato prevalente all’interno dell’area, e forniranno un utile indicatore sull’avanzamento della ricostruzione della categoria di lavori ricompresi nelle opere pubbliche. Varie le informazioni presenti nelle singole schede, dalla fase programmazione a quella della conclusione: dalla geo-referenziazione alle descrizioni dell’oggetto di intervento e dello stato del danno, con indicazione dell’importo finanziato e del relativo CUP. |
A seconda dello stato di attuazione si troverà l’informativa di base (e non solo) anche sulle fasi di progettazione, ad esempio rup, progettista e una breve descrizione sulle scelte progettuali, e sull’attuazione, tra cui procedura d’appalto, dati sul bando, dati sulla esecuzione. Il sito web mette in vetrina video di alcune opere pubbliche importanti, come la messa in sicurezza operata a Pietracamela, visibile a questo link.
“Si tratta di un viaggio digitale in uno degli asset più qualificanti della Ricostruzione, quello delle Opere Pubbliche”, si legge nella nota dell’Usrc.