L’AQUILA, LA CORRUZIONE E LE MAFIE SECONDO LA CORTE DEI CONTI

euro_sequestri“I presunti reati commessi nel territorio abruzzese suscitano legittima indignazione dei cittadini, gia’ fortemente provati dai noti eventi luttuosi del 2009”. Lo ha detto il procuratore regionale della Corte dei Conti dell’Abruzzo, Fausta Di Grazia, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2014.

Per quanto riguarda il capoluogo di regione, “si profila l’ipotesi di tangenti che coinvolgono il comune su appalti legati alla ricostruzione e, in particolare, a lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati”.

“Dal momento che grande e’ la risonanza a livello nazionale e locale di questi eventi, non si possono omettere brevi considerazioni di carattere generale. Fermo restando che i processi non si fanno sui giornali e nelle inchieste televisive, ma che spetta alla magistratura l’accertamento dei fatti e delle relative responsabilita’, mi preme ricordare – ha affermato il procuratore – che il sistema corruttivo da sempre e’ stato portato a all’attenzione della Corte dei conti”.

Continua la Di Grazia: “Anche se la provincia dell’Aquila mostra la presenza di Cosa Nostra, Camorra, e ‘Ndrangheta non credo che questi fenomeni di criminalita’ organizzata possano attecchire in Abruzzo, perche’ sano e’ il contesto sociale di questa terra mite e operosa”. (AGI)