I RESTI DI UNA CITTÀ ANTICA E PORTA BARETE, L’AQUILA RESTA APPESA

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Nel cantiere su via Vicentini, sta venendo fuori la pianta di una città molto antica, c’è un leone in pietra, emerso dagli scavi per le fondamenta di quella palazzina a ridosso delle mura e di Porta Barete, e tracce in pietra, fondanti uno storico agglomerato e chi sa cos’altro uscirà.

La Direzione regionale ha bloccato il cantiere, è intervenuto un gruppo di archeologi che ha delimitato l’area, sottoponendola a vincolo, mentre si scava per vedere cosa troveranno.

Fa rabbia. Fa rabbia perché c’era qualche aquilano, che cercava di capire insieme a noi, da via Roma e poi giù dalla chiesa di Santa Croce cosa stesse accadendo, gli archeologi del cantiere non l’hanno presa bene, hanno subito blindato le transenne, niente foto, niente ingresso, poche notizie, è tutto vietato, ci penserà la Sovrintendenza. Un paio di aquilani, da su gli gridavano siamo aquilani diteci cosa c’è, una scena brutta, brutta perché i cittadini, in cerca di qualcosa di bello che recuperi l’anima della loro città, vengono trattati come ladri, come ladri in un cantiere segreto, abituati solo al brutto ormai, da un’amministrazione insipiente ed arrogante.

Sono mesi che chiedono che ne sarà di Porta Barete se sarà riscoperta oppure no [continua a leggere su L’Editoriale]