Nel 2014, per la ricostruzione privata dei 57 comuni del cratere sismico servono circa 2 miliardi. I centri storici sono indietro.
16 gennaio 2014 – Il ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, ha trasmesso al Parlamento il testo “Relazione sullo stato di attuazione degli interventi di ricostruzione del cratere abruzzese”, contenente il monitoraggio finanziario, fisico e procedurale degli interventi di ricostruzione, effettuato ai sensi del D.L. 83 del 22 giugno 2012, convertito in Legge n.134 il 7 agosto 2012 e del decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze del 29 ottobre 2012.
Le risorse stanziate a seguito del sisma del 6 Aprile del 2009 – si legge nella relazione corroborata da tabelle esplicative e grafici – sono stati stanziati ad oggi 12 miliardi di euro per l’emergenza, gli interventi di ricostruzione e di sviluppo per l’Aquila e gli altri Comuni colpiti dal terremoto. Ai 10,5 miliardi stanziati sino al 2012 vanno aggiunti, infatti, 1,2 miliardi stanziati nel 2013 (D.L. 43/2013) e 600 milioni stanziati dalla Legge di Stabilita’ per il 2014.
Gli 11,4 miliardi di risorse stanziate (esclusi quindi i 600 milioni che vengono stanziati dalla Legge di Stabilita’ per il 2014), si possono raggruppare in tre categorie: Emergenza, assistenza e altro; Ricostruzione edilizia pubblica; Ricostruzione edilizia privata.
Dei 4,7 miliardi stanziati per emergenza, assistenza e altro, 3,5 sono stati spesi durante la fase dell’emergenza per attivita’ differenti dalla ricostruzione pubblica e privata. Con queste risorse sono state finanziate, tra l’altro, la realizzazione di immobili per sistemazione delle popolazioni sfollate e la ripresa delle attivita’ scolastiche (CASE, MAP e MUSP, realizzati dal Dipartimento della Protezione Civile), la rimozione delle situazioni di pericolo e l’assistenza alla popolazione. Per l’edilizia pubblica sono stati stanziati 1,5 miliardi, programmati/impegnati da parte degli enti attuatori 900 milioni e spesi circa 200 milioni. Restano, quindi, da impegnare risorse pari a circa 600 milioni. Per l’edilizia privata – prosegue la relazione – sono stati stanziati 5,2 miliardi, concessi contributi ai privati per la ricostruzione degli edifici per 3,8 miliardi e spesi 2,6 miliardi. |
Per quanto riguarda L’Aquila, a fine 2013, il valore dei progetti istruiti e pronti per l’approvazione e’ pari a circa 400 milioni. Per il 2014, le somme da impegnare, in base all’andamento piu’ recente, sono stimate in 1,2 miliardi. Il fabbisogno complessivo per il 2014 e’ quindi di 1,6 miliardi. Per coprire tale fabbisogno, secondo le comunicazioni effettuate dall’Ufficio Speciale per la ricostruzione, risulterebbero gia’ impegnate le annualita’ 2014 (167 milioni) e 2015 (158 milioni) della delibera CIPE 135/2012, nonche’ l’annualita’ 2014 del D.L. 43/2013 (114,5 milioni).
Le risorse necessarie si potrebbero quindi anzitutto reperire a valere sul D.L. 43/2013 annualita’ 2015-2019 (114,5 milioni annui) e sulla recente Legge di Stabilita’, che stanzia 300 milioni per ciascuna delle annualita’ 2014 e 2015. Relativamente a queste ultime risorse si prevede che siano utilizzabili 242,5 milioni, per ciascuna delle annualita’ 2014 e 2015, per la ricostruzione dell’edilizia privata dell’Aquila e degli altri 56 Comuni del cratere, (per un totale di 485 milioni). Da quanto detto, con l’impegno da deliberare di utilizzo nel 2014 delle annualita’ 2015-2016 del D.L.43/2013, L’Aquila disporrebbe di 229 milioni, oltre agli stanziamenti della Legge di Stabilita’. Tali risorse, se fossero destinate interamente alla ricostruzione privata della Citta’ di L’Aquila e se utilizzabili nel 2014, consentirebbero impegni per un totale di 714 milioni (229 milioni D.L.43/2013 + 485 milioni della Legge di Stabilita’). Trigilia osserva che risulterebbero quindi da reperire circa 900 milioni in termini di esigenze di impegno (1.600 – 714) e circa 350/400 milioni in termini di cassa. Se invece le risorse stanziate con la Legge di Stabilita’ per il 2014-2015 fossero assegnate a L’Aquila nella misura del 63%, seguendo il riparto gia’ in precedenza utilizzato per L’Aquila e gli altri 56 Comuni del cratere, le risorse impegnabili risulterebbero pari a poco piu’ di 534 milioni di euro (229 milioni D.L. 43/2013 + 305 milioni della Legge di Stabilita’). Risulterebbero quindi da reperire circa 1.100 milioni in termini di esigenze di impegno (1.600 – 534) e circa 450/500 milioni in termini di cassa. Relativamente agli altri 56 Comuni del cratere il fabbisogno complessivo per il 2014 e’ stimato in 400 milioni. Per coprire tale fabbisogno, le risorse necessarie si potrebbero reperire a valere sulla delibera CIPE 135/2012 annualita’ 2014 (99 milioni) e annualita’ 2015 (91 milioni), nonche’ sul D.L.43/2013 (67,4 milioni per ciascuna delle annualita’ 2014-2019). Con l’impegno da deliberare di utilizzo nel 2014 della annualita’ 2015 della delibera CIPE 135/2012 (91 milioni che si sommano all’annualita’ 2014) e delle annualita’ 2015-2016 del D.L.43/2013 (134 milioni che si sommano all’annualita’ 2014 pari a 67,4 milioni), i 56 Comuni del cratere disporrebbe di circa 390 milioni (190 milioni delibera CIPE 135/2012 + 202 milioni D.L.43/2013).
In questo scenario, le risorse da reperire sulla Legge di stabilita’ risulterebbero pari ad appena 8 milioni, sicche’ le rimanenti (quasi 480 milioni) potrebbero essere finalizzate alla ricostruzione di immobili privati ubicati nel Comune dell’Aquila. Il processo di ricostruzione e’ andato molto avanti nelle periferie che rappresentano circa un terzo degli interventi di ricostruzione di edilizia privata. All’Aquila oltre il 90% delle attivita’ di ricostruzione delle periferie e’ stato completato. Nei Comuni del cratere in media oltre il 70 per cento. I centri storici dell’Aquila e dei Comuni del cratere fanno regiostrare valori piu’ bassi (circa i due terzi della ricostruzione sono ancora da completare). E’ da notare comunque – si legge sempre nella relazione del ministro – un’accelerazione nel processo di ricostruzione dell’Aquila e nei comuni del cratere sia per numero di progetti approvati che per valore.
E’ da segnalare il processo di accelerazione nell’istruttoria e attuazione dei progetti soprattutto da parte dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila, dove il valore delle pratiche istruite e’ piu’ che raddoppiato. Queste ultime passano, infatti, da un valore medio annuo di 500 milioni a 1,2 miliardi. In particolare, questo risultato e’ dovuto all’avvio degli Uffi Speciali per la Ricostruzione (istituiti dal Governo con il D.L. 83/2012). Nell’ambito dell’attivita’ dell’Ufficio Speciale dell’Aquila e’ stato introdotto un ‘modello parametrico’ per il calcolo dei contributi che ha determinato una notevole accelerazione dell’istruttoria delle pratiche per la ricostruzione. Anche per i Comuni del cratere e’ in corso un provvedimento d’adozione di un sistema di calcolo calcolo parametrico. Attenzione e’ stata data anche ai rischi di infiltrazione della criminalita’, in particolare nelle attivita’ di smaltimento delle macerie e nelle pratiche di subappalto.
Per migliorare la trasparenza e il controllo di legalita’ degli interventi sono in corso di istituzione appositi ‘Albi di operatori economici’ (imprese e progettisti) dotati di stringenti requisiti di ‘legalita” e ‘affidabilita”, depositati presso la Prefettura dell’Aquila, ai quali i cittadini possono accedere per l’affidamento dei lavori per gli interventi di ricostruzione di immobili privati. In data 25 ottobre 2013 e’ stato pubblicato l’Avviso pubblico per la formazione di un elenco di operatori economici interessati all’esecuzione degli interventi di ricostruzione. Le istanze per l’iscrizione a tale elenco sono state circa 1.200 e sono tuttora in corso di istruttoria da parte degli Uffici Speciali.
Sotto il profilo della trasparenza e della comunicazione va anche ricordato il lavoro di aggiornamento e sviluppo dei siti Internet dei due Uffici Speciali e quello sull’integrazione delle banche dati esistenti sul territorio. Alla fine del 2012, con la delibera CIPE 135 sono stati stanziati 100 milioni di euro per un fondo a sostegno dello sviluppo e la ricerca. L’obiettivo e’ accompagnare il processo di ricostruzione con interventi che aiutino la ripresa economica e occupazionale dell’area coinvolta dal sisma. Tali interventi riguardano, in particolare: comparti industriali gia’ presenti nell’area, caratterizzati da un elevato livello di innovazione e buon potenziale di crescita; nuove attivita’ imprenditoriali collegate alla realizzazione delle infrastrutture innovative per le smart-cities, con priorita’ per le attivita’ svolte nei nuovi centri di ricerca e presso l’Universita’; le attivita’ volte alla valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale. Il Ministro per la Coesione territoriale, con decreto dell’8 aprile 2013, ha istituito un Comitato d’Indirizzo per il coordinamento, la vigilanza e il monitoraggio degli interventi. Fanno parte del Comitato, oltre a un componente designato dallo stesso Ministro per la coesione territoriale, il Presidente della Regione Abruzzo, il Sindaco del Comune dell’Aquila, il Coordinatore dei Comuni del cratere, i Titolari dell’Ufficio Speciale dell’Aquila e di quello dei Comuni del cratere, il Capo del Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali e delle aree urbane della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Direttore Generale per l’incentivazione delle attivita’ imprenditoriale del Ministero dello Sviluppo Economico. Il Comitato di indirizzo ha preso in esame, istruito e provveduto al trasferimento di risorse pari a 40 milioni da destinare a favore di imprese del settore farmaceutico e del riciclo delle apparecchiature elettroniche (contratti di sviluppo, come quelli ad esempio con Sanofi Aventis e Dompe’) nonche’ per un’innovativa rete infrastrutturale dei servizi (in collaborazione con l’Universita’ degli studi dell’Aquila) e per il settore turistico (centro turistico Gran sasso) . Queste risorse saranno presto erogate ai beneficiari finali. Per i rimanenti 60 milioni – si legge infine nella relazione – e’ in corso la selezione dei progetti. Inoltre sono previsti ulteriori 60 milioni (previsti dal D.L.43/2013) per cui e’ in via di predisposizione una norma. E’ stato istituto anche un Gruppo di Lavoro a supporto dell’attivita’ del Comitato di indirizzo con funzioni di analisi e di proposta per le iniziative a sostegno dello sviluppo e per il collegamento tra il processo di sviluppo e quello di ricostruzione.