Due giovani architetti, con studio a Marcianise, hanno vinto un “concorso di idee” bandito a livello nazionale avente per tema “Una chiesa per L’Aquila”. Il concorso è gestito da un’associazione che ogni anno cerca di mettere in luce le zone più disastrate del paese. Concorso di idee, significa che poi non necessariamente l’opera verrà realizzata, ma ha lo scopo di far emergere giovani talenti.
Lo studio dei professionisti di Marcianise si chiama “Maps-Architetti e nasce nel 2009 da un idea di Andrea Piccirillo e Massimo Scalera, concentra inizialmente la sua attenzione sull’architettura, il design e il paesaggio quali temi di ricerca e confronto, successivamente si occupa di restyling e concorsi di idee per diventare nel 2011 un laboratorio permanente di architettura e design. Lo studio maps affronta il progetto di architettura come rilettura delle tracce del passato tradotte con un linguaggio contemporaneo.
ST’>RT si fa promotore di concorsi per talenti al fine di istituire, a conclusione di questi, pubblicazioni a tema. L’obiettivo è quello di offrire a professionisti: architetti, ingegneri, designer, fotografi, studenti o laureati, iscritti o meno ai rispettivi albi, il modo per mettersi in mostra e confrontarsi in una competizione di settore. Creare, quindi, un ponte tra le professioni, sia per coloro che a queste si stà affacciando, sia a chi, già affermato, possa intendere nel nostro proposito un pretesto per nuove interconnessioni di mestiere. Il 30.04.2013 bandisce il concorso “Una chiesa per l’Aquila” per creare un nuovo istituto religioso, un pretesto per la rinascita dopo il sisma del 2009; è quello che storicamente rappresenta il primo polo attorno al quale tutte le comunità iniziano a prender vita. |
Il 1 settembre vengono pubblicati i risultati e sono vincitori del primo premio lo studio maps-architetti (Andrea Piccirillo e Massimo Scalera) di Marcianise.
Più che una nuova chiesa per l’Aquila il progetto è fondato sul ridisegno di un pezzo di città che potesse essere contenitore di nuove funzioni e servizi, con il solo intento di riqualificare e valorizzare il tessuto urbano anche a seguito del grave sisma del 2009. L’impianto è stato pensato come una grande passeggiata pedonale sul verde con questa imponente rampa che cinge il lotto su tre lati, accentra a se stessa la chiesa e culmina con la torre campanaria. Questo tappeto verde contiene sotto di se tutte le funzioni richieste dal bando quali la biblioteca, le aule per la catechesi, un deposito, i servizi, la casa canonica, un auditorium, una ludoteca, una sala per le esposizioni ed a Sud/Est la Cappella della Memoria. Al centro dell’impianto c’è la chiesa con i confessionali e la sacrestia che si apre alla piazza/sagrato a Nord mentre ad Ovest fronteggia la biblioteca. Inoltre facendo virtù dell’andamento altimetrico dell’area si è ricavato un piano parcheggi interrato a cui si accede da via Amleto Cencioni a servizio dell’intera area. La Cappella della memoria è stata pensata come un luogo di raccoglimento laico, aperto a tutte le persone di qualsiasi estrazione e fede religiosa. La pianta regolare è caratterizzata dalla presenza di queste colonne monolitiche di diversa dimensione che sorreggono il tetto ed arricchiscono la prospettiva. Uniche istallazioni sono la parete Ovest su cui sono applicati a rilievo i nomi delle vittime del sisma e dove si affaccia un balcone/leggio da cui declamare poesie o passi sacri; sulla parete di fondo a Nord una riproduzione del Cretto di Burri a Gibellina quale memoria della natura che si ribella al dominio dell’uomo.
A questo link è possibile visionare tutti i progetti vincitori e menzionati.
fonte: casertanews.it