Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha inviato una nota a Enel Gas, Enel Energia e Gran Sasso Acqua sul problema degli allacci delle utenze negli immobili ristrutturati o ricostruiti a seguito del sisma, convocando una riunione per giovedì 19 settembre.
La lettera è indirizzata anche all’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, ai dirigenti del settore Ricostruzione Vittorio Fabrizi e Mario Di Gregorio e al coordinatore degli Uffici Speciali per la Ricostruzione Paolo Aielli.
“Registro, – si legge nella nota – con crescente preoccupazione e imbarazzo, gravi ritardi tra la fine dei lavori negli edifici ricostruiti o ristrutturati e il riallaccio delle utenze. Emergono difficoltà in diverse fasi: mi si parla della necessità di sopralluoghi, di staffe da montare e di altre problematiche di vario conto.
Ogni giorno di ritardo di rientro a casa di una famiglia costa alla collettività nazionale in termini di autonoma sistemazione; ogni giorno di ritardo rinvia la riconsegna di alloggi del Piano CASE o MAP o di appartamenti in fitto concordato o del Fondo, per i quali paghiamo centinaia di euro al mese.
Condividerete con me che tutto ciò, oltre a prolungare inutilmente un disagio per decine e decine di famiglie, configura un danno erariale. Poiché in questi mesi stanno arrivando a conclusione i lavori di tantissimi edifici, – prosegue la nota – è convocata una riunione urgente per il giorno 19 settembre, alle ore 12, presso il mio ufficio sito a Villa Gioia. Nel raccomandare una puntuale presenza di tutti i soggetti interessati, vista l’improrogabile urgenza di identificare soluzioni certe, efficaci ed efficienti, invito tutti i partecipanti ad arrivare con proposte concrete di riorganizzazione di questo servizio -i cui ritardi sono ingiustificabili e indifendibili- specie laddove tale problematica dovesse, come temo, diventare da un momento all’altro di pubblico dominio a livello nazionale. |
Tra le proposte che mi permetto di suggerire, ma che, chiaramente, sono da sottoporre alla Vostra attenzione, – conclude Cialente – potrebbe esserci quella che gli amministratori di condominio o i presidenti dei consorzi presentino domanda di allaccio a tre mesi dalla data presunta di fine lavori e che, nel contempo, le aziende erogatrici di servizi costituiscano uffici e strutture che, nel giro di 90 giorni, realizzino gli allacci stessi”.