L’AQUILA: I SINDACI DEL CRATERE SISMICO SCRIVONO A NAPOLITANO E LETTA

sindaci_fascia-tricoloreIl sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ed il coordinatore dei sindaci delle aree omogenee del cratere, Emilio Nusca, hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; al Presidente del Consiglio, Enrico Letta; ai Presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso; ai ministri Alfano, Trigilia, Saccomanni e Zanonato, ai sottosegretari Legnini e Patroni Griffi, al viceministro Bubbico ed ai parlamentari abruzzesi per ricordare loro le problematiche del territorio e le questioni aperte in materia di ricostruzione, in previsione del tavolo tecnico interministeriale coordinato dallo stesso Legnini. “Ai sensi del decreto 39/2009 convertito in legge 77 del 2009, i Comuni del cratere hanno sottoscritto con il Governo, rappresentato dal Commissario alla ricostruzione, Gianni Chiodi, i piani di ricostruzione dei centri storici – scrivono nella missiva – Per il comune dell’Aquila il piano di ricostruzione sottoscritto prevede una spesa pari a 5,5 miliardi di euro, mentre per i restanti comuni del cratere la spesa prevista è pari a 4,2 miliardi di euro.

In questo momento non vi è alcuna previsione normativa di stanziamento di queste cifre – puntualizzano – Il finanziamento derivante dalla delibera CIPE 135 dicembre 2012 è appena sufficiente per completare la ricostruzione delle periferie dei comuni, peraltro spalmato in 3 annualita”‘.

“Al fine di potere avviare la ricostruzione dei centri storici sin dal 2013, il coordinamento i sindaci, richiede, sempre col meccanismo del finanziamento tramite Cassa Depositi e Prestiti, rivelatosi particolarmente efficace al punto che è stato riconfermato per il finanziamento totale del sisma dell’Emilia, la cifra di 1 mld e 400 mln entro il prossimo mese – avanzano Cialente e Nusca – Per quanto riguarda gli anni successivi 2014-2018, sarà necessario assicurare i restanti 8 mld, suddivisi in tranche che garantiscano trasferimenti progressivi e costanti”. Il Coordinamento dei Sindaci, sottolinea altresi’ “la necessità di adeguamenti normativi che il Governo avrebbe dovuto assicurare attraverso un unico testo per confermare gli articoli delle ordinanze, cessate con la fine dell’emergenza, delle quali si ha ancora bisogno, nonchè di assicurare ancora un minimo sostegno per la copertura dei bilanci e l’ulteriore rinvio del pagamento dei muti contratti in epoca pre-sisma con la Cassa Depositi e Prestiti”.

“Infatti – fanno notare gli scriventi – se l’emergenza è stata considerata chiusa per legge, i territori vivono ancora una situazione gravissima, che rende impossibile anche solo ipotizzare un ritorno all’ordinarieta”‘.

Nella lettera, si rammenta altresi’ “la problematica relativa ai comuni fuori cratere che hanno subito danni per i quali, come da legge, sussiste nesso di causalità col sisma, e per i quali attualmente lo stanziamento di competenza triennale 13/15 di cui alla delibera CIPE 135 2012, pari a 55 mln di euro, risulta essere nettamente insufficiente alle necessità”. Il Coordinamento dei sindaci, “consapevole delle difficoltà del Governo, ritiene, comunque, che lo Stato come pochi mesi fa ha fatto per l’Emilia, saprà affrontare l’emergenza Abruzzese”.

“I sindaci – conclude la missiva – riconfermano la volontà di procedere alla ricostruzione con senso di responsabilità, tesa ad assicurare efficacia ed efficienza alla ricostruzione, in assoluta trasparenza e legalità, nel supremo interesse delle popolazioni coinvolte e dell’Italia”.