Ricostruzione: Gaetano Fontana coordinerà la struttura

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Da www.primadanoi.it
Si chiamera’ ”Struttura di missione”. Sara’ composta da 30 persone. Una sorta di “situation room”, come l’ha definita il presidente dell’Anci Antonio Centi, che dovra’ monitorare la ricostruzione del cratere aquilano.  Il nuovo organismo che affianchera’ il presidente della Regione nella nuova fase del post terremoto e’ stato presentato ieri, nell’auditorium di Palazzo Centi.
Presenti numerosi sindaci dei comuni del cratere, dai quali e’ anche arrivata più di qualche critica per la gestione del dopo terremoto. A coordinare la struttura, ma questo gia’ si sapeva, sara’ l’architetto Gaetano Fontana, civil servant di lungo corso, con passate esperienze come dirigente in vari ministeri e fino a quest’estate commissario ad acta per i Giochi del Mediterraneo.


Sara’ una struttura «snella», come ha voluto sottolineare Gianni Chiodi, e che avra’ compiti immensi. L’atto costitutivo della struttura e’ ancora allo studio, ma le competenze sono gia’ abbastanza chiare. Costruita sul modello inglese delle Delivery Unit di Tony Blair, unita’ che hanno il compito di risolvere in forma pratica e immediata i problemi dei cittadini, la Struttura di missione sara’ composta di trenta persone.
Quindici saranno scelti all’interno delle Amministrazioni Pubbliche, verosimilmente dalla burocrazia statale in base a quanto spiegato da Chiodi.
«Saranno persone collegate con i ministeri – ha spiegato il governatore – che avranno una relazione diretta e fiduciaria» con gli uffici delle amministrazioni del governo. «Saranno necessarie questi tipi di figure per facilitare le comunicazioni con i vari ministeri con i quali saremo in contatto, e che dovranno fare la loro parte».
Nomina probabilmente politica, invece per le restanti quindici. «Saranno presi al di fuori» dell’amministrazione, ha glissato Chiodi.

I COMPITI DELLA STRUTTURA

A 360 gradi i compiti della nuova struttura, che spaziano dal coordinamento per la ricostruzione, assistenza per i comuni che ne richiederanno l’aiuto, vigilanza, ricognizione delle risorse finanziarie. Avra’ voce in capitolo sulle istruttorie e le risorse dei vari progetti, seguira’ la tracciabilita’ e il monitoraggio dei flussi finanziari che entreranno nel cratere, e vigilera’ sulla trasparenza delle varie operazioni. Prerogative poderose, insomma, di una struttura che a partire dal primo gennaio affianchera’ il commissario, cioe’ Chiodi stesso, per affrontare il dopo Bertolaso in Abruzzo.

«Stiamo cercando di definire a norma di legge cosa sia un centro storico – ha detto Fontana riguardo l’atto costitutivo della struttura che dovrebbe essere presentato ai sindaci nei prossimi giorni – oppure a che titolo un privato può partecipare alla ricostruzione».

Dopo Bertolaso, che rischia di portare con sé anche tutti i problemi della burocrazia e della politica, problemi che nella fase successiva al sisma sono stati superati con la decretazione d’emergenza.

«Il rischio e’ quello di dover affrontare l’emergenza ricostruzione con le normative e le procedure di sempre – ha sottolineato Chiodi – Non ci sara’ più la facilita’ normativa di prima».

«Speriamo – ha continuato – in un processo non ordinario. Siamo passati dalla prima fase dell’emergenza ad un’altra di tipo diverso – ha spiegato il governatore – ora siamo nella fase della ricostruzione, nella quale gli enti locali avranno un ruolo più significativo».

Vice commissario di questa nuova fase sara’ il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente.

«È giusto che noi pretendiamo ciò che ci spetta – ha detto Cialente a proposito della nuova struttura – ma e’ anche giusto che si debba rendicontare di fronte all’Italia come vengono spesi i soldi che ci vengono dati».