Il 13 gennaio 1915 alle 7.53 del mattino, un violento terremoto colpì l’Italia centrale, provocando danni gravissimi ad Avezzano, in tutta la Piana del Fucino e in numerose località della Valle Roveto e della media Valle del Liri. L’intensità macrosismica stimata sulla base della distribuzione dei danni fu dell’XI grado della scala MCS, la magnitudo (Mw) 7.0, piu’ forte di circa 50 volte del terremoto aquilano del 6 aprile 2009. Le vittime, secondo studi recenti, raggiunsero complessivamente il numero di 30.519.
Il catastrofico terremoto della Marsica è uno dei disastri sismici più importanti e famosi della storia italiana, secondo solo, nel Novecento, al terremoto del 28 dicembre 1908: enormi distruzioni si ebbero in tutti i paesi della zona del Fucino, alcuni dei quali furono completamente rasi al suolo con un’altissima mortalità. Avezzano, principale centro amministrativo dell’area, perse più dell’80% dei suoi abitanti (10.700 morti su un totale di poco più di 13.000 residenti), Gioia dei Marsi il 78%, Albe il 72%, Ortucchio e Pescina il 47%.
Gli effetti più distruttivi interessarono non solo l’area del Fucino ma anche la Val Roveto, il Cicolano e la zona di Sora, nel Frusinate. Danni di varia entità furono complessivamente riscontrati in circa 700 località sparse in un’area molto vasta, estesa a 6 regioni: Abruzzo, Lazio, Molise, Marche, Umbria e alcune località del Casertano, in Campania. Fra le città danneggiate anche Roma, dove decine di edifici e di chiese rimasero lesionati e ci furono alcuni crolli.
La scossa principale fu avvertita in una vastissima area: fino al Veneto e alla Lombardia, verso nord, e fino alla Puglia e alla Basilicata verso sud.
Come riporta il noto sismologo dell’epoca Alfonso Cavasino nel suo volume del 1935 sui terremoti d’Italia, il terremoto non fu preceduto da scosse premonitrici (o più correttamente in inglese “foreshock”) o altri segnali: “Sembra che la catastrofe sia avvenuta improvvisamente senza, cioè, alcun segno precursore, dappoiché, non solo non fu avvertita in precedenza la benché minima scossetta in tutta la zona mesosismica, ma nemmeno si scorge alcunché nei tracciati dei più delicati apparecchi sismici dei tre Osservatori più vicini”.
Le repliche si susseguirono per 4 anni; solo nei primi sei mesi successivi al grande terremoto l’Osservatorio di Rocca di Papa registrò quasi 1300 scosse di varia intensità. (Fonte: INGV)
Ecco un un video con immagini dell’epoca ricorda quell’evento drammatico.
Importante fu l’azione della Chiesa cattolica e degli ordini religiosi che con Don Orione e don Guanella si prodigarono per l’assistenza ai numerosi orfani, sopravvissuti ai loro genitori. Il terremoto venne raccontato dai piu’ importanti giornali italiani, spesso attraverso la penna di giornalisti illustri, come Prezzolin, Slataper ed altri. Anche i quotidiani stranieri diedero ampio risalto al sisma marsicano con importanti corrispondenze.
Personaggi della cultura e della politica nazionale accorsero nell’Altopiano del Fucino: il Re Vittorio Emanuele III, Guglielmo Marconi, Nazario Sauro, Gaetano Salvemini e molti altri. Pagine struggenti ha dedicato al terremoto lo scrittore marsicano Ignazio Silone che nel sisma, oltre alla propria abitazione, perse alcuni familiari. Pochi mesi dopo il violento sisma, l’ingresso dell’Italia nell’immane tragedia della Grande Guerra spense i riflettori sul terremoto e i giovani marsicani, nonostante la situazione di tremendo disagio delle loro famiglie, andarono al fronte e combatterono, valorosamente, come tutti gli abruzzesi. Con la fine della Guerra comincio’ la paziente opera di ricostruzione.
Avezzano, distrutta dal sisma, gia’ dopo pochi anni mostra una grande vitalita’ demografica. Da tutte le parti d’Italia giunsero tecnici e famiglie a ricostruire e ripopolare la Marsica devastata. Alle 7:53 del 13 gennaio 2015 tutte le campane dei 37 comuni coinvolti nel dramma del sisma suoneranno all’unisono.
L’amministrazione comunale di Avezzano, guidata dal sindaco Giovanni Di Pangrazio, ha coordinato un ricco programma per il centenario del terremoto, per ricordare il dramma e per non dimenticare le vittime, ma soprattutto per alimentare la cultura della prevenzione attraverso una forte politica di sicurezza sismica. “Il centenario va oltre la memoria – spiega il sindaco – e si propone di raccontare attraverso significative manifestazioni, una terra dinamica, accogliente e tenace, che nella storia ha sempre trovato le energie per risorgere. Una terra moderna, costantemente protesa al futuro”.
Dunque alle 7,52 di domani rintocco di tutte le campane della Marsica e suono della sirena del municipio di Avezzano; alla stessa ora sul Monte Velino, a quota 2.486, la sentinella della Marsica, un gruppo di escursionisti del Cai di Avezzano, della sottosezione di Rosciolo e del Gev di Magliano dei Marsi, accendera’ dei fumogeni tricolori per ricordare i 100 anni dall’evento; alle 9,30, Monumento ‘Memorial del terremoto’ sul Monte Salviano con i saluti istituzionali; tra le 10,30 e le 11,30, al Teatro dei Marsi ci sara’ la presentazione del francobollo commemorativo e dell’annullo filatelico; dalle 11,30 alle 13, sempre al Teatro dei Marsi, gli studenti incontrano le istituzioni (presenti autorevoli rappresentanti delle istituzioni nazionali); alle 17 e’ in programma una Messa Solenne in ricordo delle vittime del terremoto nella Cattedrale di Avezzano, presieduta dal vescovo delle diocesi dei Marsi mons.
Pietro Santoro e concelebrata dagli arcivescovi e dai vescovi dell’Abruzzo e del Molise, di Ascoli Piceno, di Rieti, di Sora; alle 21, ancora al Teatro dei Marsi, rappresentazione della “prima” della piece teatrale “Voci dal terremoto”, scritta da Dacia Maraini ed Ernesto Salemme, per la regia di Riccardo Milani, con la partecipazione di attori di fama nazionale. Tra gli eventi di rilievo da segnalare il convegno “Cento anni dal terremoto. Il percorso della cultura sismica“, organizzato dall’Ingv e dal Dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri.
All’incontro, organizzato per temi e ospitato il 15 e 16 gennaio presso il castello Orsini-Colonna di Avezzano, parteciperanno i massimi esperti di tematiche collegate ad eventi sismici. Sabato 17 gennaio, invece, nella sala conferenze del Teatro San Francesco di Pescina, sempre nell’ambito del programma delle iniziative commemorative per il centenario del terremoto della Marsica, sara’ la volta di un altro convegno dal titolo “Ricostruzioni: Marsica 1915, L’Aquila 2009“