TARSU TERREMOTO AL 40%: MA ATTENTI ALLE CARTELLE EQUITALIA, ECCO COME PAGARE

L’Aquila, 27 settembre 2012 – Ebbene SI. In questi giorni potreste ricevere le “famigerate” cartelle Equitalia, direttamente a casa vostra con tanto di diritti di notifica (5,88€ a cartella).

Potrebbe infatti esservi capitato di dimenticare di pagare una rata del 2008, perché dopo il 6 aprile 2009 avevate altre cosucce cui pensare (tipo un campeggio in tenda, un soggiorno sulla costa, ecc. ecc.).

O perché per il 2009 e parte del 2010 (se vi è andata relativamente bene) avete avuto la casa inagibile, e attendevate di sapere come e quanto pagare per i mesi in cui l’abitazione risultava agibile.

Poi capita che forse leggete un articolo come questo (“L’AQUILA: OFFREGHETE!, LA TARSU AL 40%. VATT’A REPONNE, GIA’ L’HO PAGATA!“), in cui il Comune indica fra l’altro quanto segue “E’ bene che i cittadini aspettino a pagare le cartelle che hanno ricevuto e che provvedano successivamente alla definizione delle modalità dei versamenti da parte della giunta, magari poi riducendo anche il numero delle rate, per evitare una riscossione antieconomica. “.

INTANTO EQUITALIA…
…invece di attendere la delibera comunale (approvata ieri, 26 settembre 2012) ha nel frattempo continuato ad inviare le famigerate cartelle, escludendo solo il periodo di inagibilità degli immobili dai versamenti previsti nel 2009 e 2010 (periodo per il quale il Comune aveva provveduto a cessare le utenze soggette alla Tarsu).

Nessuno sconto del 60% indicato sulle cartelle, nessuna indicazione sulla possibilità di rateizzazione oltre le 4 rate. Il solito comportamento nei confronti del cittadino, che intanto riceve la cartella errata da pagare, e forse paga non avendo notizie sulla riduzione al 40%, e poi sbotta nel “VATT’A A REPONNE!”, quando viene a conoscenza della delibera comunale.

COME CALCOLARE IL PAGAMENTO
Abbiamo verificato direttamente all’ufficio Tarsu del Comune dell’Aquila.  La tassa è dovuta al 40% per gli anni 2009 e 2010, nessuna riduzione per gli anni precedenti se avete qualcosa in sospeso. E nessuna riduzione per i diritti di notifica di 5,88€. Il pagamento per gli anni 2009 e 2010 può essere eseguito presso gli sportelli di Equitalia (Agente della Riscossione a L’Aquila in via Strinella 2E). I moduli RAV allegati alle cartelle Equitalia, infatti, sono errati in seguito alla delibera comunale.

Prima di pagare, quindi, verificate bene gli importi dovuti per il 2009 e 2010 (in base all’agibilità della vostra abitazione) e se nelle comunicazioni ricevute ci siano informazioni sull’importo ridotto al 40% o sulla facolta di rateizzare in più di 4 rate.

IL COMUNICATO DEL COMUNE DEL 26 SETTEMBRE 2012

“Tassa sui rifiuti sospesa a causa del sisma, la Giunta ha deliberato le modalità di restituzione”
La Giunta comunale ha approvato la delibera, su proposta dell’assessore al Bilancio Lelio De Santis, che fissa le modalità di restituzione del 40 per cento della Tarsu, sospesa in precedenza, riferita agli anni 2009 e 2010.
La decisione è stata assunta d’intesa con Equitalia Centro Spa e con la Direzione del Federalismo fiscale del Ministero delle Finanze e riguarda il ruolo Tarsu ordinario 2009, il ruolo Tarsu ordinario 2010, il ruolo Tarsu 2010 (Avvisi di accertamento dal 2003 al 2008) e il ruolo Tarsu 2010 (recuperi dal 2006 al 2009)

I cittadini interessati possono pagare in quattro rate secondo la scadenze indicate nella cartella o, in un massimo di 72 rate mensili di importo minimo di 12 euro, previa presentazione di apposita richiesta da inoltrare al Settore Tributi entro e non oltre 30 giorni a partire dal 15 ottobre 2012.

E’ bene ricordare che il mancato pagamento di due rate consecutive fa venir meno il beneficio della rateizzazione, con la conseguenza che l’importo residuo dovrà essere versato in un’unica soluzione.

“Con questa delibera – ha dichiarato l’assessore De Santis – la Giunta Comunale mantiene fede all’impegno preso della sospensione prima e, della rateizzazione dopo, del pagamento del 40 per cento dell’importo dovuto dai contribuenti aquilani per la Tarsu degli anni 2009 e 2010. Si tratta di un provvedimento che costa alle Casse comunali circa 2 milioni e 800 mila euro, che io ritengo siano ben spesi perchè contribuiscono ad alleviare le difficili condizioni economiche in cui versa la maggioranza dei cittadini aquilani”.