Questo strumento permette di calcolare il valore della nuova imposta sugli immobili a partire dalla rendita catastale dell’abitazione sommata a quella di eventuali pertinenze. La rendita (da non confondere con il valorecatastale) può essere ricavata dall’atto di compravendita, dalla dichiarazione dei redditi, oppure ricercata sul sito dell’Agenzia del Territorio, inserendo il proprio codice fiscale e gli estremi catastali dell’immobile.
Inserire la rendita catastale senza decimali, arrotondata all’unità più vicina
(ad esempio, in caso di rendita di 642,30 euro, scrivere 642, in caso di rendita di 548,71 euro, scrivere 549)
I comuni possono modificare l’aliquota fino allo 0,3% in più o in meno
Questa simulazione vale per i fabbricati di categoria catastale A (esclusa la categoria A/10) e categoria C/2, C/6 e C/7, il cui valore ai fini Imu è calcolato moltiplicando la rendita per 160
Per le altre categorie catastali si applicano i seguenti moltiplicatori:
B, C/3, C/4, C/5: moltiplicatore 140
A/10: moltiplicatore 80
D: moltiplicatore 60
C/1: moltiplicatore 55
(da Repubblica.it)