NdR: riportiamo la lettera firmata di un lettore
L’OPCM n. 3757 del 21/04/2009 disponeva la sospensione nel versamento dei contributi previdenziali, ivi compresa la quota a carico dei lavoratori dipendenti, solamente per il settore privato.
Con successive ordinanze e provvedimenti legislativi la sospensione è stata prorogata fino al 30/06/10.
La legge di stabilità n.183/2011 art. 33 ha disposto che la ripresa della riscossione avverrà da gennaio 2012, in 120 rate mensili, e che l’ammontare dovuto per ciascun tributo o contributo e’ ridotto al 40%.
Pertanto i dipendenti del settore privato beneficeranno, in merito al versamento dei contributi previdenziali, oltre che della rateizzazione in 120 rate anche della riduzione al 40% di quanto dovuto nel periodo oggetto di sospensione.
Al contrario, i dipendenti pubblici, restano esclusi da entrambe le agevolazioni accordate al settore privato.
Emerge pertanto una disparità di trattamento tra il pubblico ed il privato: una disparità che vede i dipendenti pubblici penalizzati e trattati come dipendenti di classe “B”.
Perché questa disparità?
Va poi sottolineato come la legge di stabilità di cui in precedenza determina una ulteriore disparità di trattamento nei confronti di quanti hanno scelto di versare le tasse non usufruendo della sospensione in virtù della mancanza di chiarezza delle normative e dei comportamenti del Governo che non lasciavano intravedere alcuna possibilità di decurtazione delle tasse.
Perché chi ha scelto di pagare deve essere adesso penalizzato non usufruendo della riduzione al 40% dei tributi e contributi?
Perché questa seconda disparità?
Invitiamo gli organismi di categoria e tutte le autorità competenti ad attivarsi per eliminare queste disparità di trattamento e per difendere i diritti di TUTTI I CITTADINI senza esclusione di nessuno.
D’altronde il sisma ha colpito tutti: non ci sono cittadini di classe “A” e cittadini di classe “B”.