In Umbria/Marche e Molise non sono stati fatti miracoli. A L’Aquila, dove un’intera citta’ e’ stata distrutta e l’economia rischia il collasso, i nostri rappresentanti politici soffrono anche di timore reverenziale nel chiedere gli stessi diritti. Forse, dovrebbe interessargli un pò di più la sorte di questa citta’. O, forse, gli interessa fin troppo…
“Per la proroga delle tasse stiamo facendo i nostri passi. Ne ho parlato qualche giorno fa col Presidente del Consiglio; il sottosegretario Gianni Letta e’ stato sollecitato in tutti i modi; resta la riserva del ministro Tremonti che rifiuta anche di incontrarci”. E’ uno stralcio dell’intervento che il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, ha tenuto stamane nel corso della seduta ”aperta” del Consiglio comunale dell’Aquila.
Chiodi ha preso atto delle richieste contenute in un documento unitario formulato dall’Assise municipale ed ha assicurato che, se e’ il lungo papier che s’intende sottoporre al Governo, come Commissario si fara’ portavoce.
”Siamo convinti che questa e’ una battaglia molto importante – ha pero’ ammonito – Ma sappiate che la classe dirigente locale sara’ credibile solo se chiedera’ cose possibili. Proroga delle tasse per tutti’? – ha, quindi, interrogato il Commissario – Riflettiamo bene perche’ volere troppo potrebbe significare non portare a casa nulla”.
Chiodi ha altresi’ citato alcuni dati Cresa riferiti alla crescita economica dell’Abruzzo. Dati che vedono L’Aquila, nel primo trimestre 2009, col Pil in leggera crescita ma, comunque, in forte affanno rispetto alle altre province abruzzesi, che pure floride non sono.
”Nel quadro di una crisi generalizzata dal Governo non possiamo pretendere privilegi ma solo che aiuti L’Aquila ad andare avanti con le medesime difficolta’ di altre realta’ territoriali. Le stesse difficolta’, non di piu”’. Chiodi si e’ soffermato anche sulla Zona franca urbana: ”Non possiamo fare una battaglia ed una volta ottenuto il premio lamentarci perche’ non e’ sufficiente”.