Il Governo ha depositato in Commissione Bilancio un emendamento relativo alle tasse e ai contributi dovuti dai cittadini aquilani. La proposta affronta in primo luogo solo il differimento della restituzione di quanto sospeso sino a Novembre 2009 a partire dal Giugno 2010 piuttosto che dal Gennaio 2010.
Inoltre la restituzione riguarda il 100% della cifra dilazionata in sessanta rate mensili mentre per i terremotati dell’Umbria e delle Marche era stata prevista una restituzione del 40% dilazionata in centoventi rate.
Non e’ prevista nessuna proroga della sospensione del pagamento delle tasse e dei tributi per cui i cittadini aquilani dovranno cominciare a ripagare dal prossimo mese. Solitamente dopo un evento come il terremoto si cominciano a pagare tasse e contributi nel momento in cui si considera riavviato il sistema economico e sociale.
È questo che crede il Governo?
È questo che si chiede ai cittadini aquilani, smentendo clamorosamente i contenuti della mozione votata all’unanimita’ non più di un mese fa alla Camera? Pagare le tasse perché tutto e’ tornato nella normalita’?
Ma dove vivono!
Noi abbiamo chiesto una proroga della sospensione fino a Giugno e lo spostamento della restituzione ben oltre il 2010 nella misura del 40% del dovuto dilazionato in 120 rate.
Non chiedendo altro che quello che e’ stato concesso ai terremotati dell’Umbria e delle Marche (ndr e Molise) contenuto nella mozione parlamentare approvata all’unanimita’. Vi sembra chiedere troppo? Ai membri del Governo suggerisco di chiedere a chi non riesce a far ripartire la sua impresa, ai commercianti, ai lavoratori. Sono sicuro che otterrebbero risposte chiare che forse li aiuterebbero a capire la reale situazione della citta’ dell’Aquila.