Terremoto: bollette e tasse, benefici in scadenza

Articolo da www.ilcentro.it

Sono in scadenza, con la fine dell’anno, alcuni benefici fiscali di varia natura che sono stati concessi alle popolazioni terremotate del cratere, al fine di agevolare la vita in un momento particolarmente difficile della loro vita. Naturalmente non e’ possibile escludere, secondo la Protezione civile, che più in la’ possa esserci una proroga di cui al momento non si ha traccia. Ci sono, comunque, anche delle agevolazioni che permangono.
Tra le conseguenze che ci saranno con la sospensione degli adempimenti e versamenti tributari statali come l’Irpef, gli aquilani torneranno ad avere nei prossimi mesi una busta paga non più «pesante» ma molto simile a quella che essi ricevevano prima della tragedia del 6 aprile.


Si dovra’ poi tornare a pagare dall’inizio del prossimo anno il pedaggio autostradale. Un bel salasso per chi quasi tutti i giorni fa il pendolare tra la costa e il capoluogo di regione anche se si spera che per quella data molta altra gente abbia potuto trovare una sistemazione fissa in citta’.
Sempre per quanto riguarda pagamenti connessi all’uso dell’automobile occorre ricordare che c’e’ tempo fino al 30 novembre per mettersi in regola con il bollo, diversamente si dovra’ pagare una mora. Dall’inizio del prossimo anno dovranno essere pagate le prossime bollette riguardanti la erogazione di energia elettrica e gas.

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Sara’ valida, ma solo fine al 31 dicembre 2009, la «carta acquisti» che e’ utilizzabile per la spesa alimentare e sanitaria e il pagamento delle bollette della luce e del gas del valore di 160 euro al mese.

Tutti questi benefici in scadenza (salvo proroghe) riguardano le persone che avevano la residenza nel territorio della provincia dell’Aquila alla data del 6 aprile.

Diversa, invece, la situazione per quanto riguarda i tributi locali. Infatti per quanto riguarda voci di spesa per il cittadino, anche abbastanza rilevanti, come tassa sui rifiuti, Ici, ovvero il pagamento per l’uso del suolo pubblico per il Comune, oppure altre addizionali degli altri enti, la scadenza e’ prevista per il 31 dicembre del 2010. Questo, secondo molti amministratori dei Comuni, sara’ un bene per la popolazione ma creera’ guai alle finanze degli enti locali gia’ in crisi prima del terremoto.

Ci sono, comunque, dei servizi che con la fine del 2009 non verranno a mancare. Infatti, a secondo quanto riferisce la Protezione civile, restano la sospensione del versamento dei contributi e dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali. E’ possibile la rinegoziazione dei mutui bancari e proroga dei termini dei rapporti interbancari. Possibile la riduzione dell’importo delle tariffe e rateizzazione dei pagamenti relativi all’energia elettrica e gas per la durata di 36 mesi.

Questa e’ la situazione al momento attuale ma non si può escludere che alla fine di dicembre ci possa essere qualche novita’ che faccia gioco alle tasche degli aquilani terremotati.

di Giampiero Giancarli

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