Ricostruzione pesante: gli ordini scrivono a Chiodi, “Siamo alla paralisi totale”

L’incontro del 21 ottobre, promosso dagli Ordini degli Ingegneri ed Architetti della Provincia dell’Aquila, in cui hanno partecipato Fintecna, Reluis e Cineas, non ha avuto esiti positivi per la risoluzione delle criticita’ degli edifici classificati con esito di agibilita’ “E”.

Il problema sollevato dagli ordini e’ relativo alla delibera di giunta regionale, pubblicata sul BURA il 24 settembre u.s., sul limite di costo dell’edilizia residenziale pubblica. in relazione a quanto previsto dalllO.P.C.M. n. 3881.Ne deriva una lettera, a firma del presidente dell’ ordine degli Ingegneri, Dott. Ing. Paolo De Santis, e il presidente dell’ordine degli Architetti, dott. Arch. Gianlorenzo Conti, indirizzata come referente principale al commissario delegato alla ricostruzione Gianni Chiodi.

Pur non disconoscendo la validita’ e legittimita’ della citata delibera,  gli ordini rilevano come la stessa “non si conforma con la situazione dei parametri della ricostruzione; in particolare la Delibera non considera le superfici commerciali, direzionali, uffici in genere ed artigianali, inoltre si e’ cercato di ipotizzare anche dei parametri correttivi per tenere conto dei notevoli spessori delle murature negli edifici anche del centro storico.”

La richiesta degli ordini e’ “un’apposita delibera di giunta regionale relativa alla sola ricostruzione post sisma che tenga conto delle osservazioni formulate”, per evitare “alchimie che lasceranno sempre dei vuoti da vedere poi caso per caso”.

In alternativa, gli ordini ritengono necessario “far modificare le O.P.C.M. relative agli edifici con esito di agibilita’ “E”, coerentemente a quelle per gli edifici con esito di agibilita’ “B” e “C”, in merito al parametro della superficie lorda.”

Altro punto messo in risalto nella lettera inviata a Gianni Chiodi riguarda la bozza della ckeck list presentata da Reluis e Cineas, relativa al riscontro della documentazione da presentare per gli edifici classificati “E”.

A tal proposito, gli ordini rilevano differenti motivazioni di disaccordo:

“Si vuole far passare come un mero fatto tecnico la previsione dell’inserimento del numero di protocollo del Genio Civile e dell’attestato di avvenuto deposito di inizio attivita’ (D.I.A.) o di richiesta di permesso di costruire effettuati presso il Comune. Gli Ordini sostengono dall’agosto 2009 la proposta dell’istituzione dello sportello unificato, con Conferenza di servizi, per l’esame delle pratiche. Disconoscere ciò significa entrare nel dedalo della bieca burocrazia fatta di poteri, vincoli, per paralizzare la ricostruzione. Il paradosso – continua la lettera – risiede nel fatto che il progetto strutturale dovra’ essere valutato da Reluis e si pretende che lo stesso progetto vada prima depositato al Genio Civile; basta una inezia per iniziare nuovamente il percorso, e con quali tempi?. Sorprende che Reluis abbia dato un assenso ad una cervellotica procedura quando fino ad ora ha sempre condiviso la nostra posizione e sosteneva, per le pratiche degli edifici “B”, di esaminarle congiuntamente al Genio Civile, ove il parere era prescritto. Le pratiche “E”, trattate con l’O.P.C.M. n. 3790, sono tutte da sottoporre al parere del Genio Civile;”

Riguardo la dichiarazione di assenza di vincoli o nulla osta a procedere da parte della Soprintendenza, questa “rientra nello spirito delle osservazioni sopra formulate. A tal proposito – prosegue la lettera – gli ordini hanno sempre proposto che, per ogni edificio, il Comune rilasci una scheda con la indicazione di tutti i vincoli presenti sull’edificio, al fine di non inficiare il futuro percorso amministrativo che dovra’ portare al rilascio del contributo definitivo. Ciò garantira’ il cittadino e lo stesso Comune.”

Tuttavia, “preso atto del contenuto del protocollo tra Comune dell’Aquila e Soprintendenza, inerente l’istituzione di una Commissione che dovra’ valutare i progetti, a nessuno dei presenti alla riunione risulta chiaro se la procedura messa in atto dall’Amministrazione comunale e’ propedeutica e/o sostitutiva del futuro esame da parte di Fintecna, Reluis e Cineas. Potrebbe anche precludere anche alla risoluzione della convenzione con i tre soggetti in scadenza il prossimo 31 dicembre 2010.”

Da queste considerazioni, “gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia dell’Aquila, rivolgono un caloroso invito al Commissario per la ricostruzione, Dott. Gianni Chiodi, di prendere direttamente la risoluzione delle problematiche della ricostruzione considerato lo stato in cui ci troviamo: paralisi totale.”

Confermando il loro apporto costruttivo alle problematiche relative alla ricostruzione, che ad oggi hanno consentito di far avviare, suppur con difficolta’, la ricostruzione leggera, la lettera degli ordini a Chiodi conclude affermando che “oggi siamo tornati inopinatamente indietro, lasciamo a Lei ogni considerazione.”, e con la richiesta di un incontro “per per avviare un percorso metodologico e virtuoso della ricostruzione.”

Scarica la lettera degli ordini a Gianni Chiodi