(da primadanoi.it) La frazione di Tempera avra’ entro l’anno un suo piano di ricostruzione ed uno di sviluppo, con i relativi piani finanziari, da proporre al Comune dell’Aquila. Solo a quel punto si potra’ giungere a promuovere l’intesa con il Commissario Delegato per la Ricostruzione, Presidente della Regione Abruzzo ed approvare definitivamente il citato piano di ricostruzione.
Il compito di realizzarlo lo ha assunto a febbraio 2010 la facolta’ di Architettura dell’Universita’ di Camerino (Macerata), facolta’ che ha la sua sede ad Ascoli Piceno, sottoscrivendo una convenzione, con l’amministrazione Separata di Tempera, dal titolo” Studio Preliminare per la redazione di un piano di ricostruzione e sviluppo di Tempera”.
Questa mattina il preside Umberto Cao, il docente coordinatore tecnico per la Scuola di Design e Architettura, Marco D’Annuntiis e il responsabile scientifico del progetto, Sergio Iovenitti, consegneranno al sindaco del capoluogo, Massimo Cialente, le linee guida del piano: un primo passo, anche se si tratta di qualcosa che va oltre le semplici linee guida. Il piano completo, invece, sara’ consegnato a Novembre.
«Se riusciremo a rispettare questi tempi», spiega Iovenitti, «ed il Comune dell’Aquila, insieme al commissario delegato faranno la loro parte, i professionisti locali, scelti dai proprietari degli immobili, potranno iniziare a lavorare sugli esecutivi all’inizio dell’anno 2011».
Nel pomeriggio di oggi a Tempera verra’ effettuato un sopralluogo dai quattro gruppi di studio, organizzati dalla facolta’ di Camerino, per approfondire la conoscenza dei relativi ambiti oggetto di progettazione ed avviare la fase di confronto con la popolazione.
«A Tempera», continua il responsabile scientifico del progetto, «si sono gia’ compiuti passi avanti importanti per velocizzare quanto più possibile un processo di ricostruzione che sara’ comunque lento anche per l’enorme quantita’ di macerie presenti nel centro storico».
E per contribuire alla soluzione del problema, gli abitanti della frazione di Tempera provvederanno, a loro
carico, a redigere un piano di smaltimento delle macerie derivanti da crolli o demolizioni con ordinanza e di quelle che deriveranno dalle ristrutturazioni e dalle demolizioni previste dal piano di ricostruzione (rifiuti speciali) correlato di piano finanziario e vademecum operativo.
Il “piano di smaltimento macerie” sara’ poi proposto al Comune dell’Aquila, perché, promuova il raggiungimento di un intesa con l’architetto Fontana per assicurare all’intervento certezza dei mezzi finanziari e garanzie tecniche sull’iter procedurale che il Comune intendera’ seguire.
Altro tema scottante per la ricostruzione della frazione riguarda la realizzazione dei sottoservizi perché con l’approvazione dei piani di ricostruzione, con la costituzione dei Consorzi, e l’ammissione al contributo, l’inizio dei lavori sugli immobili e’, ovviamente, legato ai servizi essenziali come: illuminazione pubblica e privata, rete idrica, fognaria, telefonica, viabilita’ e gas.
«Sarebbe quindi opportuno», spiega Iovenitti, «che la Struttura Tecnica di Missione, il commissario o il vice commissario delegati per la ricostruzione facesseroo chiarezza. Gli aquilani hanno il diritto di conoscere, oggi e non tra un anno o due, l’iter procedurale che sara’ adottato nei casi in cui l’urbanizzazione (es. rete idrica, fognaria, luce, gas e telefono) sia particolarmente compromessa».