Da un’indagine effettuata dal Centro studi di Confindustria Abruzzo emerge che tra il primo e il secondo semestre del 2009 si e’ avuta, in Abruzzo, una riduzione del fatturato per il 52,4 per cento degli intervistati, con una riduzione dell’utilizzo degli impianti per il 38,8 per cento degli interpellati e una riduzione del portafoglio ordini Italia per il 44,7 per cento degli intervistati, che indica una crisi delle esportazioni sul mercato interno. A rendere noti i risultati dell’indagine sono stati oggi i vertici di Confindustria, primo tra tutti Mauro Angelucci, presidente regionale, dell’Unione degli industriali, alla presenza del vicepresidente della Regione, Alfredo Castiglione. L’indagine ha riguardato anche le previsione del primo semestre 2010, che denotano un diffuso orientamento alla stabilita’ (tra il 65 e il 76 per cento degli intervistati per la produzione e le scorte) e un orientamento al miglioramento per il fatturato (per il 35,9 per cento si prevede un aumento). Tra i dati messi in evidenza da Confindustria quelli del 2009 sull’economia abruzzese, che parlano di una riduzione del 31,7 per cento delle esportazioni (e’ il terzo peggior risultato in Italia) e di un tasso di disoccupazione dell’8,5 per cento, cioe’ un punto e mezzo in piu’ rispetto all’anno precedente e peggiore rispetto al Centro Italia.