L’Aquila: il gigante torna a fare il gambero…

E’ di pochi giorni la frase del sindaco Massimo Cialente, relativa alla citta’ dell’Aquila che si sta ricostruendo “a passi da gigante”. In parte lo capiamo, ha fatto suo il perenne ottimismo del governo,per cercare di dare uno slancio maggiore alla ricostruzione della citta’. Se sia così o meno ognuno può dare le sue opinioni.
E’ di ieri (articolo “Cialente: Alberghi solo fino a luglio! Niente fondi per le attivita’ produttive a L’Aquila”), l’ennesimo passo indietro, in cui il sindaco evidenzia:
– Mancanza di fondi per le attivita’ produttive, ormai al collasso. “E c’e’ chi, pur avendo avuto un alloggio, ci chiede di poter rimanere ancora sotto il regime dell’autonoma sistemazione, perché solo così riesce almeno a sopravvivere”, dice il sindaco. Ma si badi, e’ questa “una situazione che non e’ frutto di incapacita’, bensì di una assoluta mancanza di interventi”. Ovvero, chi sta decidendo le sorti della citta’ sono tutte persone capaci, peccato non stiano facendo niente per l’economia.
Incapacita’ ad accontentare i cittadini che non hanno avuto alcun alloggio, perché “lo dice la Protezione Civile”. Che colpa hanno questi cittadini ? Aver scelto l’autonoma sistemazione. Che colpa ha il comune, nessuna, perché decide tutto la protezione civile.  Ed inoltre…
“… la ragione e’ che le case non bastano neppure per chi, a suo tempo, le aveva chieste”, sempre secondo Cialente. E di questa situazione chi si prende la colpa ? Il terremoto, ovvio.

In sintesi: non ci sono gli alloggi necessari, non chiedeteli perché tanto “qualcun altro” ci dice che non possiamo darveli, se avete fatto un errore di valutazione adesso arraggiantevi per conto vostro, ed inoltre i soldi per far ripartire un minimo l’economia della citta’ non ci sono e non capiamo perché il governo non voglia darceli.

Una semplice richiesta al nostro sindaco:  Ci dica quale sia la direzione intrapresa per la rinascita di questa citta’.

Ci piacerebbe saperlo a noi che siamo testimoni di un “Miracolo” , che stiamo vivendo “un terremoto di lusso”, come indicato dal comitato “L’Aquila con Silvio”, che vediamo ricostruire la citta’ a “passi da gigante”, mentre si inaugura con sperpero una scuola elementare dopo oltre 3 mesi dalla sua apertura, e  con uno show televisivo che arriva anche allo sfruttamento mediatico dei bambini presenti.

Ci dica, signor sindaco, in che direzione navighiamo, perché anche Cristoforo Colombo aveva in mente una destinazione, seppur errata. Mentre desideriamo ricordare, ad altri, che UN TERREMOTO NON E’ MAI DI LUSSO.