Oggi il presidente della regione Gianni Chiodi ha presentato a L’Aquila uno studio sul disastro economico del nostro territorio.
A L’Aquila 8800 posti di lavoro persi e 1800 attivita’ economiche chiuse. Nel resto della regione le aziende chiuse o perse sono 2171, i posti di lavoro svaniti poco più di 1800. Per Chiodi, il calo occupazionale e’ del 7%.
La crisi colpisce tutti i settori e tutte e quattro le province, con punte fortissime in alcune zone. Le ore di cassa integrazione in meno di un anno sono state 31,5 milioni: sei volte in più rispetto all’analogo periodo precedente.
Secondo Chiodi la crisi e’ dovuta a quattro fattori principali: debito pubblico, deficit infrastrutturale, dualismo territoriale (non c’e’ un Abruzzo, ma almeno due) e divario fiscale.
I numeri in rosso dell’Abruzzo sono tanti e gravi, ma secondo l’assessore Gatti, non sconfortanti, perche’ le azioni di contrasto sono in atto e la Regione ha messo in campo risorse per 100 milioni, mirate a tamponare, sorreggere, soccorrere ciò che si può soccorrere.