Nel giorno in cui anche Bertolaso riconosce che L’Aquila non e’ in grado di pagare le tasse, il Governo ha messo la fiducia sulla legge Finanziaria 2010 facendo decadere tutti gli emendamenti compresi quelli sul terremoto.
“Anche in seguito alle proteste che ci sono state il Governo si e’ impegnato ad emanare un Decreto che affronti questi problemi – ha dichiarato l’On. Giovanni Lolli – Siamo in attesa che questo atto venga pubblicato e crediamo necessario mantenere la pressione per evitare che quest’impegni non vengano mantenuti”.
“Voglio tuttavia far notare – ha continuato l’On. Lolli – che domani 16 Dicembre vanno in pagamento alcuni tributi, tra i quali l’Ici, e sullo stipendio e tredicesima dei lavoratori di moltissime aziende pubbliche e private scatta la trattenuta dell’Irpef . Qualora effettivamente il Governo emanera’ il Decreto dovra’ ovviamente predisporre un atto che restituisca a quei cittadini che domani si vedranno costretti a pagare quanto versato”.
“Naturalmente e’ una procedura molto complicata, anche per questo era necessario intervenire prima o al più all’interno della legge finanziaria come da noi più volte richiesto. E’ chiaro altresì che noi continueremo la battaglia fino a quando non avremo ottenuto il trattamento analogo a quelli degli altri terremotati. Vale a dire: almeno 18 mesi di sospensione dei pagamenti e la restituzione dopo 12 anni del 40 % in 120 rate. La piattaforma di richieste sottoscritta da tutte le categorie, i sindacati e le associazioni provinciali dell’Aquila prevedeva altri punti che avevamo tradotto in emendamenti alla legge finanziaria : prolungamento della cassa integrazione in deroga che scade il 31 Dicembre, il prolungamento della cassa integrazione ordinaria che sta per andare anch’essa in esaurimento, il prolungamento del contributo di 800 euro ai lavoratori autonomi con attivita’ distrutta che e’ stato erogato solo per tre mesi, un aumento consistente di risorse per la zona franca”.
“Questi punti, insieme alla sospensione delle tasse – ha concluso Lolli – sono la base per cominciare ad affrontare seriamente il problema del lavoro e della ripresa delle attivita’ economiche nel dopo sisma, come hanno ricordato con un importante documento le segreterie Provinciali di Fiom, Fim e Uilm. Su questi punti non avendo avuto risposte nella legge finanziaria continueremo a batterci con grande forza”.