Video: I lavori non cominciano e 9500 famiglie attendono

da www.abruzzo24ore.tv

Non e’ stato solo un incontro tecnico il convegno ”Finanziamenti agevolati per la ricostruzione”, organizzato a L’Aquila dalla Carispaq. E stata l’occasione per fare il punto della situazione, con le sue luci e le sue ombre, a sei mesi dal sima. ”Nel 2010 – esordisce il presidente Carispaq Rinaldo Tordera – il sisma fara’ sentire i suoi effeti drammatici sull’economia del territorio. Si colgono però segnali positivi nel medio-lungo termine nei settori dell’edilizia, della ristorazione, della ricettivita”’.
L’accordo firmato dalla Cassa depositi e prestiti e Abi, e’ stato poi spiegato, rende immediato l’ottenimento del 25% del finanziamento per la ristrutturazione delle case B e C, quelle meno danneggiate, fino ad un tetto di 20.000 euro, ed allarga le agevolazioni alle parti comuni dei condomini.
Un passo importante dunque, ma occorre fare presto, perche’ a L’Aquila, ha affermato il sindaco Massimo Cialente, la situazione si fa drammatica.
Le case B e C sono 9.500, ed altrettante sono le famiglie sfollate, per le quali non sono previste soluzioni abitative nel progetto CASE, dopo aver iscritto i figli a scuola in citta’, dovranno passare l’inverno in alberghi lontani. Le case mobili in arrivo risolveranno il problema solo in parte. E i lavori di ristrutturazione intanto non partono, e rischiano anzi di slittare a primavera, anche perche’ le ditte vogliono forse eccessive garanzie. Da qui l’accorato appello del sindaco.