La Direzione Distrettuale Antimafia sta passando al setaccio gli appalti, i subappalti e gli affidamenti relativi al Progetto C.A.S.E., l’iniziativa gestita dalla protezione Civile Nazionale che ha portato alla realizzazione di circa 4.500 alloggi antisismici nei quali sono stati ospitati finora circa 15 mila terremotati. Secondo quanto si e’ appreso da fonti della procura della Repubblica dell’Aquila, dove si e’ insediato un magistrato della Dia incaricato della attivita’ di prevenzione e repressione delle eventuali infiltrazioni mafiose, il pericolo maggiore deriverebbe da tentativi di ‘ndrangheta, mafia e camorra. ‘’Di infiltrazioni ce ne sono ovunque – hanno spiegato alla Procura dell’Aquila – ma sono ben nascoste in quanto sono societa’ incastrate, vere e proprie scatole cinesi che coprono con una infinita’ di passaggi quella sporca. Ci stiamo lavorando insieme alle altre istituzioni, e la nostra attenzione e’ indirizzata principalmente al progetto CASE, visto che il resto della ricostruzione non e’ partita”.
Il Progetto Case ha previsto realizzazioni in 19 aree dell’Aquilano con una spesa complessiva di circa 700 milioni di euro (ndr 780ml dai dati della Protezione Civile) e con il costo a metro quadrato stimato in 2.700 euro, sempre stando a fonti della Procura della Repubblica dell’Aquila. “Ci sono mille rivoli dai quali ogni tanto esce fuori qualcosa” hanno spiegato ancora dalla Procura dalla quale e’ emerso che dalla prossima estate all’Aquila arrivera’ un secondo magistrato dalla Direzione distrettuale antimafia, proprio per supportare il magistrato della Dia, Olga Capasso, attualmente distaccata all’Aquila, nella complessa e voluminosa attivita’ di approfondimento sui documenti legati al Progetto Case e agli altri grandi appalti per la ricostruzione. Inoltre, secondo quanto si e’ appreso, una volta terminato il Progetto CASE, che é gestito dalla protezione Civile, sara’ poi il commissario delegato dal Governo per la ricostruzione, Gianni Chiodi, ad avere la responsabilita’ dell’attivita’ di prevenzione sulle possibili infiltrazioni malavitose nell’ambito dei subappalti, attivita’ di monitoraggio finora coordinata dalla Prefettura.