da www.abruzzo24ore.tv
Svolta nell’inchiesta sul crollo della Casa dello studente dell’Aquila, in cui 11 persone, sono finti sotto inchiesta. Altre quattro sono invece decedute nel corso degli anni. Nella mattinata, il personale della Squadra mobile della Questura dell’Aquila, diretto da Salvatore Gava, ha provveduto a notificare agli indagati la chiusura delle indagini preliminari da parte del pm Fabio Picuti e del Procuratore capo della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini.
Quanto alle ipotesi di reato per il crollo, in seguito al sisma, costato la vita a otto ragazzi, non ci sono sorprese. Nessuno stralcio e le ipotesi e gli indagati sono rimasti gli stessi. Le ipotesi contestate a tutti sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni per lo shock patito dai sopravvissiti, oltre alle violazioni di leggi antisismiche in relazione alle ristrutturazioni effettuate tra il 1994 e il 2003.
Gli indagati hanno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati, o chiedere di rendere spontanee dichiarazioni, o presentare documentazione e memorie e/o chiedere al Pm di disporre nuove indagini.
Gli indagati sono: Claudio Botta, 89 anni, aquilano, ingegnere progettista, Giorgio Gaudiano, di Roma, (78) responsabile del collaudo per l’acquisto dello stabile da parte del Consiglio di amministrazione dell’opera universitaria dell’Aquila, Walter Navarra, aquilano, (62) ingegnere incaricato dal Cda dell’Opera, Bernardino Pace, di Pratola Peligna (52), progettista e direttore dei lavori di ristrutturazione dello stabile, Carlo Giovani, aquilano, (43), direttore dei lavori per conto della Regione, Pietro Centofanti, di Sulmona, (49), progettista e direttore dei lavori di restauro dello stabile, Tancredi Rossicone, di Scanno (52), progettista e direttore dei lavori di restauro, Massimiliano Andreassi, aquilano, (40), progettista e direttore dei lavori di restauro incaricato dei controlli che, secondo la Procura, non sarebbero stati eseguiti a norma; Pietro Sebastiani, aquilano, (49), responsabile area tecnica dell’Azienda per il diritto allo studio universitario, presidente della commissione di collaudo dei lavori di ristrutturazione, Luca Valente, aquilano (47), direttore dell’Azienda per il diritto agli studi universitari, Luca D’Innocenzo, aquilano (33 anni) presidente dimissionario dell’Adsu.
Piu’ in particolare Botta, Gaudiano, Navarra, Pace, Centofanti, Rossicone, Andreassi, in quanto tecnici, sono sotto inchiesta per violazioni di legge antisismiche e per non avere effettuato, in modo preventivo e nemmeno successivamente, le corrette valutazioni e verifiche di adeguamento statico in relazione alle ristrutturazioni da loro effettuate senza prove di stabilita’.
Sebastiani, D’Innocenzo e Valente, inoltre, sono indagati per omissioni di vigilanza sulla rispondenza dell’edificio alla destinazione e controllo sulla adeguatezza statica dell’edificio. Ma ci sono delle forti contestazioni anche per quanto riguarda le tecniche di costruzione di quell’edificio realizzato nel 1965 con evidentissime infiltrazioni di acqua nei pilastri.