Il 21 marzo alle 18, primo giorno di primavera, il talk si svolgera’ a L’Aquila, in un confronto con la societa’ civile. Nell’auditorium Sericchi, ospitati da una festa spettacolo per bambini e genitori dedicata ai temi della ricostruzione, verra’ fatto il punto sullo stato dell’opera con gli abitanti della citta’ colpita dal sisma (http://www.giovannifloris.it).
Giro d’Italia 4X4: e’ il titolo del talk itinerante che Giovanni Floris portera’ in quattro citta’ italiane, Torino, L’Aquila, Roma e Cosenza. Quattro come il numero delle puntate di Ballarò cancellate dalla par condicio. Il conduttore presenta la sua iniziativa nella sede della Federazione Nazionale della Stampa dove pochi minuti dopo l’inizio della conferenza stampa e’ giunta la notizia del Consiglio di Amministrazione della Rai, praticamente un nulla di fatto visto che tutto resta com’e’.
Floris la definisce una decisione sbagliata che acuisce una situazione «caotica, paradossale e grottesca» dove «il direttore della Rete, Antonio Di Bella vuole che Ballarò vada in Rete, mentre l’editore ha una posizione opposta». Floris, in queste circostanze così confuse, si pone un unico chiaro obiettivo: quello di andare avanti, continuare a fare il mestiere del giornalista.
E così nasce il suo tour: prima tappa Torino il 17 marzo alle 11 nella sede dell’Associazione Stampa Subalpina con il faccia a faccia tra i candidati Bresso e Cota. La seconda il 21 marzo all’Aquila (ore 18) nell’auditorium Sericchi per un confronto con la societa’ civile e la partecipazione del sindaco Massimo Cialente. Il 22 marzo appuntamento alle 17 a Roma nella sede dell’Universita’ Roma Tre per un confronto tra Eugenio Scalfari e Pierluigi Battista sul rapporto tra comunicazioni, istituzioni e giornalismo. Il 24 marzo alle 10 il Giro d’Italia si conclude al Liceo Scientifico Fermi di Cosenza, dove verra’ sperimentato il primo “talk-Debate Society…all’italiana” nel quale studenti e studentesse si dividono in squadre e si fanno portavoce di diverse posizioni sul tema futuro e Mezzogiorno.
Per quanto riguarda la diffusione delle immagini e la copertura mediatica dei quattro appuntamenti, tutto e’ da definire anche per le possibili implicazioni legali. «Faremo quattro tappe – spiega Floris – per quattro puntate perse. Saremo ospiti di scuole, universita’, auditorium e addirittura in una festa-spettacolo per bambini. Parleremo di argomenti che avremmo voluto trattare durante Ballarò. All’inizio avevamo pensato di moderare solo i faccia a faccia fra i candidati, ma poi abbiamo realizzato che, se Ballarò fosse andato in onda , non ci saremmo limitati a parlare di elezioni regionali. Ballarò e molto di più, e’ anche economia, cultura, societa’. Ballarò racconta l’Italia, e in giro per l’Italia andiamo a lavorare, visto che non possiamo farlo nei nostri studi».
Floris non si sofferma più di tanto sulle intercettazioni di Silvio Berlusconi, Augusto Minzolini e del commissario dell’Agcom Giancarlo Innocenzi. Riconosce comunque che il nocciolo della questione e’ nel rapporto tra controllore e controllato. «A me interessa che il mio editore resista», dice. In ogni caso, aggiunge Floris, «sulle presunte pressioni parleranno i giudici di Trani». «Non e’ un fatto – sottolinea – che compete a me». Il conduttore rende noto di non aver ricevuto alcuna convocazione dai magistrati pugliesi ma – qualora dovesse pervenire una comunicazione in tal senso – e’ ovviamente pronto a farsi ascoltare.
La Federazione Nazionale della Stampa, con il segretario Franco Siddi e il presidente Roberto Natale, sostiene tutte le iniziative dei conduttori in questa battaglia per poter far sentire ai cittadini la loro voce cassata dalle reti Rai. «Ringraziamo tutti i conduttori – dice Natale in conclusione – anche se voglio rivolgere un ringraziamento speciale a Lucia Annunziata che, con un gesto di grande valore aziendale, professionale, civile, ha deciso di non andare in onda in segno di solidarieta’ con i suoi colleghi “imbavagliati”».
Da L’unita’.it