La crisi economica è ancora presente nelle case degli italiani che spesso si trovano a dover fare delle rinunce importanti. Non tutti, infatti, nonostante la crescita del mercato dei motori negli ultimi mesi, possono permettersi di cambiare auto. Chi, però, ha una macchina vecchia quanto basta per essere etichettata come Euro 3 si deve preparare a sborsare tanti soldi. Questo perchè prossimamente è prevista una stretta sul bollo, una delle tasse più odiate dagli italiani. Il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha infatti dichiarato che nell’ambito della Strategia energetica nazionale il bollo auto sarà rimodulato in rapporto a un rinnovamento del parco vetture che al momento vede una quota alta, al 44%, di veicoli inquinanti euro 3. In pochi parole: più vecchia sarà l’auto più caro sarà il bollo. Già nel 2006 l’allora ministro dell’ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, annunciò l’intenzione di portare nella Finanziaria la proposta di una norma per calcolare la tassa di possesso in base alle emissioni nocive delle auto e non più in base ai cavalli fiscali. A risentire maggiormente del calcolo in base al nuovo parametro di riferimento sarebbero state le autovetture vecchie con una potenza inquinante sino a 100 volte più alta rispetto a una moderna. L’idea fu bocciata, ma purtroppo per gli italiani è stata presa nuovamente in considerazione.

La Gran Bretagna ed il Vehicle Excise Duty
In Gran Bretagna è stata avviata la rivoluzione sul bollo con l’introduzione dell’esenzione dello stesso solo per le auto a zero emissioni. La riforma prevede un’imposizione fiscale variabile a seconda della suddivisione dei veicoli secondo tre categorie inquinanti: zero emissioni, standard e premium. Il nuovo metodo per il calcolo della tassa di circolazione sarà più complicato di quello in vigore dal 2001, che prevede un importo variabile secondo 13 fasce di emissioni. L’intento di salvare il pianeta dall’effetto serra è di certo nobile, ma tale norma andrebbe a pesare sulle spalle dei meno abbienti. Si rischia, infatti, di far pagare di più chi non può permettersi di comprare una nuova auto.

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