Tutto è design: dalle automobili alle vetrine dei negozi, passando dall’arredamento agli oggetti che utilizziamo per lavorare, compresi gli Smartphone, le chiavette USB e persino le semplici penne. Se  c’è una professione che non conoscerà mai il tramonto, questa è proprio quella del designer: in un mondo che necessita continuamente di stile e di tendenze che risultino moderne e al tempo stesso piacevoli alla vista, la figura del designer è fondamentale per delineare la nostra realtà di tutti i giorni.

Questo è un discorso che vale ancor di più in Italia, un paese da sempre all’avanguardia nella moda e nel design, che può contare su una tradizione millenaria fatta di dominazioni molto diverse, dagli arabi ai normanni passando per il Sacro Romano Impero: tutte civiltà portatrici di arte e di cultura, elementi alle volte molto diversi che, combinatisi nei secoli, hanno creato un retroterra artistico introvabile in Europa e nel mondo. Consentendole, ovviamente di primeggiare nel settore del design. Il testimone è stato raccolto con enorme successo dalle grandi scuole di design come l’Istituto Marangoni, capaci di rappresentare non solo un’imperdibile occasione per imparare il mestiere usufruendo degli insegnamenti dei designer più famosi, ma anche la possibilità di esportare questa caratteristica tutta italiana anche all’estero. Va infatti specificato che, pur essendo la creatività incisa in modo indelebile nel DNA degli artisti italiani, occorre affrontare un percorso di studio che possa sgrezzare questo talento, preparando il futuro designer ad un mondo in cui la creatività, la passione, la precisione e la pazienza sono destinati a dare notevoli frutti in ambito internazionale.

Ed è per questo motivo che risulta fondamentale apprendere l’arte del design sin da ragazzi, per poter inquadrare prima possibile una professione che vede sempre più giovani primeggiare in questo campo. Il motivo è presto detto: la creatività è come un muscolo, e va allenata sin dai primi anni di vita di un individuo, pena il decadimento delle sue funzionalità. Attraverso tale allenamento, infatti, molti giovani potrebbero cominciare a coltivare una passione, quella del design, che potrebbe poi trasformarsi in un vero e proprio sbocco professionale per il futuro. In questo senso, l’appoggio degli istruttori e della famiglia diviene un elemento chiave.

Traducendo il tutto il senso pratico, i ragazzi che vengono da L’Aquila potrebbero trarre vantaggio da questo tipo di insegnamenti e utilizzare la loro passione, quella del design, per ricostruire L’Aquila o, quantomeno, partecipando in maniera attiva con proposte e suggerimenti da sottoporre a chi si sta occupando della ricostruzione della città. I modi potrebbero essere molti ma, per cominciare, potrebbe essere sufficiente trovare una incubatrice di idee innovative che sappiano ridare a L’Aquila il suo splendore, aggiungendo innovazione e creatività.

Tutti sappiamo della difficoltà economiche che stiamo attraversando ma i giovani hanno sempre e comunque un alleato fedele: il web. Attraverso internet potrebbero nascere forum o siti che fungono da luogo dove il dibattito potrebbe proliferare e sicuramente darebbe vita a un sacco di nuove idee. Dopotutto la creatività al popolo italiano non è mai mancata!

Monica F.