L’Aquila, 23 dicembre 2015 – La possibilità, per i clienti dei ristoranti, di portare a casa il cibo ordinato e non consumato in modo igienico e sicuro, grazie a vaschette biodegradabili e compostabili.
È quanto prevede il progetto Eco, frutto di un accordo di programma tra il Comune dell’Aquila, l’Aquilana società multiservizi (Asm) e le associazioni di categoria del comparto ristorativo.
L’iniziativa ha avuto il via libera dalla giunta comunale, che ha accolto una proposta deliberativa dell’assessore Maurizio Capri, titolare della delega all’Ambiente.
“Il progetto – ha spiegato l’assessore Capri – è parte di una serie di azioni che l’Amministrazione comunale intende avviare, di concerto con la partecipata Asm, nel biennio 2015-2017, per la riduzione dei rifiuti organici e dello spreco alimentare. Gli esercizi di ristorazione promuoveranno e offriranno la possibilità alla loro clientela di portare a casa il cibo avanzato durante il pasto, rispettando le necessarie condizioni di igiene e sicurezza.
Un’iniziativa cui il Comune garantirà, in fase di avvio, il necessario sostegno, fornendo assistenza, pubblicizzando il percorso e promuovendone le finalità. L’Asm si impegnerà a offrire alle associazioni di categoria supporto tecnico, materiali informativi ed ecovaschette.
Verranno inoltre realizzate iniziative di educazione ambientale ed eventi pubblici sul tema. Ricordo – ha concluso Capri – che, secondo i dati della Fao, ogni anno oltre un miliardo di tonnellate di cibo finiscono tra i rifiuti, 6 milioni e mezzo di tonnellate solo nel nostro Paese. Un progetto, dunque, quello che verrà avviato all’Aquila in fase sperimentale, che pone la nostra città e il nostro Comune in prima fila nella lotta allo spreco alimentare e alla riduzione dei rifiuti organici”.
“In futuro – ha dichiarato il sindaco Massimo Cialente – il progetto potrebbe essere esteso, comprendendo la possibilità di destinare gli alimenti non consumati alle persone in difficoltà. Un’iniziativa che, in alcune città italiane, già vede molti ristoranti lasciare, sempre all’interno di contenitori idonei, gli avanzi di cibo a disposizione delle persone indigenti. Un’estensione del progetto che potrebbe vedere il coinvolgimento delle associazioni operanti nel campo dell’assistenza e dell’aiuto ai bisognosi e che mi piacerebbe concretizzare a breve”.