GUIDA CON PATENTE SOSPESA, TAMPONA I CARABINIERI E FINGE DI ESSERE IL GEMELLO

Il protagonista della storia è un consigliere comunale dell’Aquila, Gianni Padovani, che è stato poi denunciato per aver fornito false generalità e per guida con patente sospesa.

da Il Centro – Tampona la macchina dei carabinieri all’uscita dell’autostrada e dichiara di essere il fratello gemello. Scoperto dagli agenti della Stradale viene denunciato per aver fornito false generalità. Protagonista della singolare vicenda è il consigliere comunale (Psi) dell’Aquila, Gianni Padovani. Ieri, nel primo pomeriggio, Padovani ha tamponato all’Aquila la macchina di servizio della compagnia dei carabinieri di Tagliacozzo.

Quando è sceso dalla macchina si è presentato ai militari con il nome di Agostino Padovani. Il fratello gemello.

I militari si sono subito insospettiti dal suo fare agitato e gli hanno chiesto spiegazioni, visto che si trattava solo di un tamponamento. Quando gli hanno chiesto i documenti lui ha dichiarato di averli dimenticati a casa. Quando è arrivata la polizia stradale per i rilievi del caso è stata controllata l’identità di Padovani ed è risultato che si trattava di Gianni e non di Agostino.

Ed è risultato che la sua patente era stata sospesa e quindi non avrebbe potuto essere alla guida di un’auto. Fatta luce sulla vicenda Padovani ha dichiarato di essere consigliere comunale all’Aquila. È stato denunciato perché alla guida con la patente sospesa e perché ha fornito generalità false. (fonte: ilcentro.it)

LE DICHIARAZIONI DI PADOVANI – “Con riferimento all’articolo e alle notizie apparse sui siti web mi corre l’obbligo precisare che, nella fattispecie, non si tratta di false attestazioni sulla mia identità (Gianni), atteso che il nome (Agostino) di mio fratello gemello è venuto fuori solo in occasione della domanda sulla proprietà del veicolo da me condotto”.

E’ quanto scrive in una nota il consigliere comunale dell’Aquila Gianni Padovani, che, quindi, rifiuta l’accusa di essersi finto il fratello gemello durante un controllo dei carabinieri dopo un tamponamento, situazione questa che gli è valsa una denuncia per aver fornito false generalità.

“In sostanza – continua il consigliere – come avrò modo di chiarire nelle sedi opportune, si è trattato solo di uno spiacevole equivoco – conclude – Pertanto tutto ciò che riguarda altri fatti e circostanze sono mere illazioni”. Conclude Padovani. (fonte: laquila1.it)

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