L’AQUILA, CIALENTE HA DECISO «NON MI DIMETTO»

L’Aquila, 9 gennaio 2014 – Anche stavolta le dimissioni ventilate dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente non si sono concretizzate. Dopo una mattinata di attesa, soprattutto da parte dei cittadini aquilani, il sindaco ha deciso di mantenere l’incarico.

Non sono bastate neanche le parole del ministro Trigilia che ha definito «sterile rivendicazionismo» l’operato dell’amministrazione sui fondi per la ricostruzione.

Non sono bastati i quattro arresti domiciliari (Pierluigi Tancredi, Vladimiro Placidi, Daniela Sibilla, Pasqualino Macera), le indagini sul vice sindaco Riga che si è poi dimesso, e gli altri indagati (Mario Di Gregorio, Fabrizio Menestò, Daniele Lago).

Come a dire che a L’Aquila va tutto bene, non c’è niente di cui vergognarsi, non c’è niente per cui farsi da parte; l’amministrazione in carica è come quelle delle altre città italiane, può continuare ad esercitare le sue funzioni normalmente.

Perché… è forse successo qualcosa?

Corrado Mastropietro, 6aprile.it


LE DICHIARAZIONI DI CIALENTE: “RESTO, MA SONO DISPERATO”

Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, non si dimette. “Resto anche se sono disperato – ha dichiarato ai microfoni di Radio Citta’ Futura – perche’ sono finiti i soldi della ricostruzione e il governo e Trigilia non mi danno risposte”.

“Piu’ volte penso di mollare – ha aggiunto Cialente – la tentazione e’ enorme ma di fatto sarebbe una fuga dalle attuali difficolta’. E’ chiaro che in questo momento c’e’ uno scontro politico perche’ non ci sono soldi, non c’e’ un progetto di come finanziare la ricostruzione, c’e’ lo scontro con l’Europa per questa vergogna che anche in caso di calamita’ naturale gli Stati membri non possono sfondare il 3%”.

Il sindaco ha quindi ricordato che “il governo doveva fare dall’anno scorso dei decreti attuativi della legge Barca, decreti che non sono stati mai fatti”. Infine, nel merito dell’inchiesta ha detto: “se le accuse si dovessero rivelare vere anche all’1% e’ la qualita’ di quello che e’ successo che e’ di una gravita’ estrema e che getta una luce terribile”.

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