QUALITA’ DELLA VITA 2013: CHIETI AL N. 69 (-4), L’AQUILA AL N.71 (+3), SEGUONO TERAMO E PESCARA

2 dicembre 2013 – Trento la citta’ dove si vive meglio in Italia, Napoli quella in cui si sta peggio. Sono questi gli estremi, in positivo e negativo, della classifica ‘Qualita’ della vita-2013′ stilata dal Il Sole 24 ore tra 107 province italiane.

Si alternano in vetta le 2 province autonome montane, con Trento che, rispetto allo scorso anno, spodesta Bolzano dalla prima posizione. La parte bassa della classifica, invece, resta appannaggio del Sud, con Palermo e Reggio Calabria rispettivamente, penultima e terzultima.

L’indice viene basato su 36 indicatori articolati in sei capitoli che spaziano dal tempo libero alla sicurezza, passando per il Pil pro capite.

Riguardo le province abruzzesi, al primo posto Chieti al n. 69 (4 posizioni in meno rispetto al 2012). L’Aquila recupera 3 posizioni e chiude al n. 71. Seguono Teramo al 73esimo posto (-11) e Pescara al n.82 (-10).

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In generale, la fotografia scattata dal Sole conferma il divario tra Sud e Nord del paese: se il Nord Est e’ alla settima vittoria, il Mezzogiorno e’ stabile in coda, con una prevalenza delle siciliane e Napoli maglia nera gia’ nel 2010. Rare eccezioni sono le sarde Nuoro (40ma), Ogliastra (43ma), Oristano (44ma). La peggiore delle settentrionali e’ Imperia (70ma).

Trento, insieme a Bolzano, si distingue, in particolare, nella sezione ‘affari e lavoro’, con il 60% di donne occupate contro il 24% di Napoli e meno di 11 imprese in fallimento ogni 1000 registrate a fronte di 38. Cosi’, il pil pro capite della provicia trentina ammonta a 28mila euro, quasi il doppio dei 15mila di quella partenopea.

Per quanto riguarda le vittorie di ‘tappa’, oltre al primato di Trento e Bolzano nel business, si registra quello di Milano nel benessere, con il maggiore pil pro capite pari a 37.642 euro l’anno, rispetto ai 12.930 di Crotone, ultima in questa sotto-classifica.

Trieste brilla nell’area dei servizi e delle infrastrutture (ultima Crotone); Piacenza e le altre due emiliane, Parma e Bologna si aggiudicano la tappa degli indicatori demografici con il trend migliore nei giovani, mentre ultima e’ Medio Campidano. Oristano vince in sicurezza (ultima Pescara), confermandosi la provincia piu’ tranquilla per reati denunciati e il minore tasso di microcriminalita’.

Con ottimi risultati, in particolare, per la presenza di volontari, librerie e cinema, Siena domina, infine, la graduatoria per il tempo libero (ultima Isernia) davanti a molte realta’ a elevata vocazione turistica.

In generale, ”pur in un quadro di difficolta’, essendo dotate di maggiori opportunita’ sul fronte del lavoro, delle imprese e dei servizi” restano stabili le grandi province.

Milano e Roma si collocano nella parte alta della classifica generale (rispettivamente decima e ventesima), con Bologna che sale e conquista il podio con il terzo posto, Firenze settima e Genova 24ma. Male Torino che perde ben nove posizioni e si piazza 52ma. Recupera Bari, ma resta nelle retrovie cosi’ come Taranto che dall’ultimo gradino dello scorso anno nel 2013 risale e diviene quartultima.