BABY PROSTITUTE: D’ERCOLE «HO DENUNCIATO SOLO RELAZIONI PERICOLOSE»

dercoleIl vescovo ausiliare dell’Aquila, Giovanni D’Ercole, che con le sue dichiarazioni sul fenomeno della baby prostituzione in citta’ ha fatto aprire un’inchiesta della Magistratura, precisa che ”i fatti di cui sono venuto a conoscenza non si riferiscono ad abusi da parte di adulti nei confronti di minori, ne’ tantomeno a casi di sfruttamento di prostituzione minorile”.

”La mia denuncia – chiarisce in una nota – riguarda quell’insieme di ‘relazioni pericolose’ fra minori con comportamenti sessuali e non solo che sono profondamente disordinati e costituiscono spesso l’anticamera dello sfruttamento della prostituzione”.

”Come da piu’ parti oggi viene sottolineato – evidenzia D’Ercole – questa e’ una vera emergenza educativa che, sommata a quella sociale ed esistenziale, costituisce un serio rischio per i ragazzi. Quando si verificano episodi clamorosi come questi – aggiunge – registrati purtroppo anche in altre citta’, emerge il forte disagio dei giovani”.

Auspica il presule che ”grazie anche a questa mia segnalazione, questi fenomeni possano essere prevenuti” e chiarisce ulteriormente che ”con queste precisazioni intendo, dunque, ricondurre alla verita’ la mia denuncia che rimane chiara e ferma, perche’ possa suscitare in tutti la consapevolezza di dover investire sull’azione di prevenzione e di educazione che coinvolga in primo luogo le famiglie e poi tutte le istituzioni e le agenzie educative, dalla scuola alle pubbliche istituzioni, alle forze dell’ordine, alla comunita’ cristiana, ai media, alle associazioni di volontariato”.

(ASCA)