di Stefania Aquilani – Dalla condanna a 6 anni di reclusione per i 7 componenti della commissione Grandi rischi, alla tratta di immigrati del Fucino piuttosto che all’inchiesta sugli isolatori antisismici, istallati in numerose piastre dei 19 insediamenti del Progetto case dell’Aquila, o alla presunta intromissione della cosca calabrese Caridi-Zincato-Borghetto negli affari aquilani della ricostruzione, solo per citarne alcuni, fino al Tribunale di Velletri. È la parabola della carriera del giudice Marco Billi, napoletano di nascita ma romano di adozione, definito dai più come coraggioso per la difficile condanna inflitta il 22 ottobre 2012 a personaggi del calibro di Enzo Boschi, Mauro Dolce e Franco Barberi per omicidio colposo plurimo, disastro colposo, lesioni personali colpose in relazione alla morte di diverse persone in seguito al terremoto del 6 aprile 2009.
Billi era arrivato a L’Aquila nel 2009, 6 mesi dopo il sisma, su sua richiesta, dal vicino Tribunale di Teramo. Come si legge sul Bollettino ufficiale del Ministero della Giustizia, con decreto ministeriale del 3 settembre 2009, il magistrato ordinario di seconda valutazione di professionalità, viene assegnato al tribunale del capoluogo abruzzese con le stesse mansioni arrivando così a occuparsi di una delle pagine giudiziarie più controverse e dibattute del post terremoto.
Per il giudice, finito grazie al suo lavoro su tutti i media mondiali, dal Times ad Al Jazeera, sembra giunto il momento di riavvicinarsi a casa o almeno così scrive Il Messaggero. Il magistrato avrebbe chiesto il trasferimento, dopo 4 anni di intenso lavoro, al tribunale di Velletri perché più vicino alla sua residenza. L’ufficialità si dovrebbe avere in settimana, intanto il Tribunale dell’Aquila resta sempre più in una condizione emergenziale legata a doppio filo con il numero esiguo di giudici in servizio oberati, nel vero senso della parola, da migliaia di procedimenti riguardanti i mille rivoli della giustizia ordinaria oltre ai capitoli legati al terremoto, inchieste importanti e delicate tutte da districare. fonte: laquilablog.it |