29 marzo 2012 – Torna l’ora legale: nella notte tra sabato santo e la domenica di Pasqua si dormira’ 60 minuti di meno.
Si tornera’ all’ora solare domenica 27 ottobre. Un’ora di sonno in meno, dunque, ma un’ora di luce in piu’: domenica, ad esempio, il sole tramontera’ attorno alle 18.30, ma grazie all’ora legale gli orologi segneranno le 19.30.
Quasi tutti i paesi industrializzati si sono dati una regola: nell’emisfero boreale il regime di ora legale inizia l’ultima domenica di marzo, mentre nell’emisfero sud (australe) la stessa data ne sancisce il termine. Dalla scelta dei paesi industrializzati si discosta il Giappone che segue, nell’alternarsi delle stagioni, sempre e comunque l’ora solare. Disinteressati all’adozione dell’ora legale la maggior parte dei paesi dell’Africa e dell’Asia.
DALL’INTUIZIONE DI FRANKLIN ALLA NORMA EUROPEA
Una storia lunga, che risale addirittura al ‘700. All’inizio, infatti, l’idea venne a Benjamin Franklin (1706-1790) per motivi di risparmio energetico, ma nessuno gli presto’ particolare attenzione in un’epoca in cui l’industrializzazione era ancora agli albori. Ando’ meglio al britannico William Willet: siamo agli inizi del Novecento e l’industrializzazione del paese fece si’ che nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera all’ora legale che si chiamava British Summer Time.
In Italia l’ora legale fu adottata per la prima volta nel 1916 e rimase in uso fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale. Dal 1966 al 1980 si stabili’ che l’ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre; dal 1981 al 1995 si decise invece di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre. Il regime definitivo e’ entrato in vigore nel 1996, quando a livello europeo si dispose di prolungarne ulteriormente la durata dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.