Da lunedì 18 a venerdì 22 febbraio 2013, presso l’Auditorium Reiss Romoli a Coppito (Via G. Falcone, 25 L’Aquila), si svolgerà il Corso di Microzonazione Sismica e valutazione della Risposta Sismica Locale per la ricostruzione post-terremoto, organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale dell’Università degli Studi dell’Aquila e finanziato dalla Regione Abruzzo.
Il Corso è destinato agli studenti dell’Università dell’Aquila iscritti al corso di laurea in Ingegneria Civile e Ambientale, ai corsi di laurea magistrale in Ingegneria Civile e in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, ai dottorandi in Ingegneria Civile e del Territorio e ad altri studenti dell’ateneo aquilano interessati all’argomento.
Questo Corso vuole essere un importante punto di partenza e spunto per ulteriori approfondimenti successivi nella didattica di un tema, purtroppo, di grande attualità e interesse.
L’osservazione dei danni alle costruzioni e alle infrastrutture durante i terremoti evidenzia spesso differenze sostanziali anche a piccole distanze, oppure crolli e danni notevoli anche a grandi distanze dall’epicentro. Le cause vanno spesso ricercate in una differente pericolosità sismica locale, determinata da effetti di amplificazione del moto sismico o da instabilità del suolo. E’ noto da tempo che le condizioni locali dei terreni condizionano in modo importante gli effetti del terremoto e possono alterare in maniera evidente l’azione sismica sulle costruzioni. Gli studi di Microzonazione Sismica, alla scala comunale, hanno l’obiettivo di razionalizzare la conoscenza di questi fenomeni, restituendo informazioni utili per il governo del territorio, la pianificazione urbanistica, la gestione dell’emergenza e la ricostruzione post-sisma. |
Gli studi di Risposta Sismica Locale, alla scala del manufatto, consentono di quantificare nella progettazione le azioni sismiche sulle costruzioni tenendo conto degli effetti locali.
I docenti del Corso, in possesso di un’esperienza pluriennale nel settore, provengono da diverse Università italiane, da Enti di ricerca e da servizi tecnici regionali.