Un momento di confronto con i vertici della Protezione Civile a L’Aquila quello che si è tenuto lo scorso 10 novembre, a Casa Onna, fra quelle che sono ancora le macerie del terremoto del 2009. Un convegno, organizzato dall’associazione di volontariato L’Aquila che rinasce, in collaborazione con l’Assessorato regionale alla Protezione civile e il patrocinio di Ferpi. Al centro del dibattito il ruolo strategico della comunicazione nella crisi.
di Massimo Alesii – New Orleans, L’Aquila e Fukushima sono tre istantanee che nell’immaginario globale segnano altrettante sfide con risposte, più o meno riuscite, a una grave condizione di emergenza. Allo stesso tempo sono la “plastica” esemplificazione della fragilità delle nostre società complesse.
Questo momento di approfondimento è stato immaginato come un confronto serrato e propositivo tra i diversi soggetti chiamati a svolgere un ruolo attivo nel sistema della Protezione civile, ma anche operatori ed esperti nel delicato campo della gestione delle crisi; ma i veri protagonisti sono i volontari e i singoli cittadini che condizioni straordinarie possono “chiamare” a essere persone altrettanto straordinarie. Leva strategica capace di conferire a questi percorsi la giusta “profondità” è certamente la comunicazione intesa sia come attitudine professionale che come caratteristica innata nell’essere umano… |
L’incontro, dai tratti seminariali, ha inteso offrire alla platea di autorità locali, esperti di protezione civile, giornalisti, comunicatori e volontari, un punto di vista su una materia ormai diventata ineludibile e aprire uno spazio di discussione che stimoli un dibattito su temi che devono diventare al più presto patrimonio comune. Il caso L’Aquila è stato analizzato rispetto alla pronta risposta operativa del sistema della Comunicazione Istituzionale e di Protezione Civile oltre che del Volontariato e dei singoli cittadini. Nonostante il terremoto avesse decapitato sul campo la catena del comando dell’emergenza, il terremoto aquilano è destinato certamente a fare scuola sul tema della gestione della crisi. Questa specifica situazione permette di capire come in modo efficace sia possibile, proprio attraverso la comunicazione, moltiplicare e finalizzare l’impegno dei volontari sul campo. (continua a leggere su ferpi.it)